La struttura, o quello che rimane di questo Castello, si trovano su un’altura che sovrasta l’imbocco della valle tra il monte Pirchiriano e il Caprasio, a poca distanza dalla Dora Riparia e dal torrente Sessi, tra Caprie e Condove.
Le notizie più antiche sembrano legate allo scontro tra Carlo Magno, re dei Franchi, e Desiderio, re dei Longobardi, avvenuto tra il 771 e il 774. Vengono segnalati, dagli archeologi che ne hanno studiato gli scavi, la presenza di un granaio, di una grangia, di una stalla, di una cappella e di una residenza signorile (il castellano dell’abate); inoltre una torre, alcune garitte, alcune bertesche e un rivellino con ponte antistante completavano la struttura difensiva.

ingresso area castello

L’ingresso originario si trovava sul lato orientale, attraverso una porta ad arco con rinfianchi di mattoni.
A ridosso delle cortine esterne, ormai distrutte, permangono ancora i resti di due ambienti in muratura: una costruzione a piani sovrapposti nell’angolo nord-occidentale e un vano quadrangolare sul lato opposto , che costituiva l’unica torre del complesso.
La cappella esistente all’interno del perimetro è il risultato di una serie di consistenti trasformazioni e aggiunte: di originario rimane probabilmente soltanto la partitura delle lesene del muro perimetrale sud. Le mura merlate seguivano il ciglio del roccione di base e al loro interno si trovavano due grossi edifici: quello su cui nel XVII secolo fu edificata la cappella dedicata a Maria Assunta, ancora oggi conservata, e il maschio a pianta rettangolare su più piani, prospiciente lo strapiombo del lato sud, di cui oggi restano solo i muri perimetrali. All’interno delle mura si può vedere un enorme masso erratico con su scritto le seguenti parole:

“Su questo dosso roccioso
plasmato nei millenni
dal ghiacciaio quaternario valsusino
Carlo Magno re dei Franchi
sostò coi suoi condottieri
nel 773 d.c.
dopo la battaglia delle chiuse d’italia
che pose fine
al secolare regno dei Longobardi
e segnò l’inizio
del Sacro Romano Impero”

Particolare Pietra Errante

Per quanto riguarda invece la nostra leggenda, si narra che in questo luogo vengano officiate strane messe notturne tra i ruderi della chiesetta, quasi sempre in concomitanza con i solstizi, dove il fantasma di un monaco, dopo aver terminato l’insolita funzione religiosa, benedice e si allontana passando attraverso un muro per poi dissolversi nel nulla nelle campagne circostanti in un pulviscolo luminescente.

 

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Piemonte
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