Alatri (Frosinone) Lazio,

Aletrium, Città antichissima che perde le sue origini nella notte dei tempi. Acropoli, definita la Città dei Ciclopi, misteriosa per via delle sue poderose mura poligonali, costruite con enormi massi squadrati e levigati, incastrati tra loro alla perfezione senza l’utilizzo di malta o calce per tenerli uniti presumibilmente costruita da un popolo di giganti, perché per i mezzi del tempo non si può pensare ad altri modi possibili per poterla realizzare.

Acropoli di Alatri

Le sue mura di epoca pre-romanica, ancora perfettamente conservate, circondano l’intera Acropoli posta a 502 metri sul livello del mare con due uniche vie di accesso:

La porta Maggiore e la porta Minore .

La prima, quella Maggiore o Porta dell’Aeropago, sul lato meridionale delle mura è alta 4,5 metri e larga 2,68, possiede un architrave di materiale calcareo di ben 5 metri di lunghezza dal peso complessivo stimato di oltre 25 tonnellate, seconda in Europa per grandezza alla Porta dei Leoni di Micene.

 

Mentre decisamente più piccola, la Porta Minore (m 2,12×1,16) o Porta dei falli, sul versante opposto, possiede sulla sua architrave, un bassorilievo raffigurante tre figure falliche ed una misteriosa iscrizione (DVT) ormai quasi invisibile riconducibile secondo gli studiosi alla lingua Osca; parole legate a riti propiziatori di fertilità, infatti negli equinozi il corridoio ascendente coperto da monoliti come possiamo trovare solo nella Piramide di Menfi in Egitto, viene invaso da un raggio di sole che lo percorre per l’intera lunghezza fino ad illuminare Via Gregoriana (il Sole organo maschile, penetra la Terra-tunnel- organo femminile e la feconda). Sembra che sia di buon auspicio ancora oggi, come si usava in epoca romana, percorrere l’intero tunnel (17 metri in salita) senza mai fermarsi per attirare a se fortuna e fertilità.

Solstizio nella porta della fertilità

Per questo fenomeno, secondo una leggenda Alatri sarebbe nata da un raggio di sole e che la sua costruzione rispecchi la posizione stellare della costellazione dei gemelli.

Recenti ritrovamenti di 20.000 tavolette, fatti a Tell Hariri in siria, nel palazzo Reale di Zimri-Lim nel antico Regno di Mari, portano secondo le traduzioni fatte, al nome di Alatri. Secondo gli studi, la missiva inviata dal re del regno di Mari, al figlio, viene fatta per informarlo delle ottime condizioni delle fortificazioni di Alatri.

Da quì l’ipotesi, che una città con il nome di Alatri, esistesse già in Mesopotamia e che alcuni migranti della suddetta città sia in qualche modo arrivata e che abbia costruito una città Acropoli simile alla loro, in terra di Ciociaria.

Curiosità:

Durante dei lavori di restauro, nel chiostro del convento di San Francesco (XIII Sec.), è stato rinvenuto casualmente in un cunicolo, un dipinto raffigurante un Cristo Pantocratore all’interno di un labirinto di undici spire. L’Origine del dipinto e il suo significato rimane tutt’ora avvolto dal mistero ma sappiamo che l’opera è del tutto simile a quella rappresentata sul pavimento della Cattedrale di Chartres in Francia…

Cristo nel Labirinto

…ma questa è un altra storia! 😉

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Oggetti
Ubicazione : Europa / Europa / Italia / Europa / Italia / Lazio
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Da Verificare
Raggiungibilità : In auto
Servizi Igienici : Da Verificare
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Mysteriosità: Attrattiva dal vivo: Accessibilità:

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