Sorge maestoso su un colle roccioso, dominando la Vallagarina con la sua mole imponente: Castel Beseno, la più grande fortezza del Trentino. Un gigante di pietra che custodisce secoli di storia, tra battaglie epiche, intrighi politici e leggende misteriose.

Le sue mura, erette nel XII secolo, hanno visto sfilare eserciti e condottieri, principi e dame. Dalle sue torri si scrutò l’orizzonte, scrutando il nemico e proteggendo la valle dai pericoli. La sua posizione strategica, a metà strada tra Trento e Rovereto, lo rendeva un punto nevralgico per il controllo del territorio.

Castel Beseno

Nel Quattrocento, si trovò al centro della contesa tra Venezia e il Tirolo passata alla storia come la battaglia di Calliano (1487), questa lasciò una scia di sangue e dolore, con il comandante veneziano Sanseverino che trovò la morte nelle acque dell’Adige. Secoli dopo, il castello si trovò nuovamente sotto assedio, questa volta da parte delle truppe napoleoniche. La loro tenacia si scontrò contro la resistenza ferrea degli assediati, che riuscirono a respingere l’invasione grazie all’aiuto degli austriaci.

Con il tempo, Castel Beseno perse il suo ruolo di fortezza inespugnabile. Abbandonato e decaduto, rimase per decenni un rudere silenzioso, fino al 1973, quando la famiglia Von Pratt, la donò alla Provincia di Trento, che dopo un accurato ed attento restauro, lo riportò in vita restituendo al pubblico un gioiello storico di inestimabile valore. Oggi, Castel Beseno non è solo un luogo di memoria, ma un polo culturale vivace. Le sue sale ospitano mostre, eventi e rievocazioni storiche che rievocano l’atmosfera del passato. Salire sulle sue torri significa ammirare un panorama mozzafiato della Vallagarina, perdendosi tra i vigneti e i borghi pittoreschi.

Castel Beseno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra le mura restaurate, le leggende del passato presero a rivivere. Una narra dell’origine stessa del castello, con un cavaliere nero che, in una notte tempestosa, si presento con un esercito di sgherri nel paesino e costrinse sotto minaccia di morte la popolazione a costruirgli un castello sulla collina imponendo loro il proprio dominio con tirannia e con tasse altissime finche la popolazione stanca e stremata non decise di ribellarsi attaccando il castello che avevano costruito con fatica e sudore scacciando il despota. Anche se il tiranno scomparve, il suo spirito è ancora avvertito nelle notti di luna piena, quando una fiamma sembra danzare tra le antiche mura.  C’è chi sostiene che faccia ancora la guardia al tesoro sepolto da lui in quel luogo che non ebbe tempo di disotterrare quella notte di sconfitta impedendo a chiunque di avvicinarsi e di sottrarlo.

Un’altra leggenda racconta di un assedio protrattosi per sette lunghi anni, finché gli assediati, esausti dalla fame, furono salvati dall’ingegno di una vecchia mercante, che li persuase a simulare abbondanti scorte alimentari gettando oltre le mura le ultime riserve di cibo loro rimaste. Gli assedianti, ingannati da quel gesto, si ritirarono nel giro di poche ore pensando che avrebbero perso altri anni di assedio prima di prendere il castello per fame e rinunciarono all’impresa, salvando così gli abitanti da una morte imminente e certa. Mentre tutti festeggiavano, l’astuta mercante scomparve nel nulla e di lei si perse ogni traccia, anche se qualcuno ancora afferma di vederla girare, nelle notti senza luna, nei dintorni del Castello.

La storia di Castel Beseno è un mosaico di epoche e di storie, un luogo dove la realtà si mescola alla leggenda. Un viaggio tra le sue mura è un tuffo nel passato, un’esperienza che risveglia l’eco di battaglie, di intrighi e di segreti che attendono ancora di essere svelati. Varcare le sue soglie significa immergersi in un’atmosfera unica, dove la storia si mescola alla leggenda e la bellezza del paesaggio si coniuga con il fascino del mistero. Un luogo imperdibile per chi desidera conoscere l’anima più autentica del Trentino.

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Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Trentino Alto Adige
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Da Verificare
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi : Negozio, Museo, Guida Turistica, Audioguida, Negozio, Museo, Guida Turistica, Audioguida
Servizi Igienici : Accessibili
Telefono : 0464834600
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