I tumuli di Guìa de Isora: il mistero di Tenerife
Guìa de Isora è una cittadina localizzata a sud ovest di Tenerife molto frequentata dai turisti per la sua atmosfera tranquilla e rilassante.
Ma il vero fulcro attrattivo di Guìa è un inesplicabile mistero che ancora oggi non ha soluzione.
Lungo la strada che partendo da Guìa porta a Playa San Juan non è possibile non vedere strani cumuli di terra e roccia lavica in sequenza.
Alcuni di essi presentano dei veri e propri rivestimenti di pietra che li fanno rassomigliare a piccole piramidi.
Le bizzarre formazioni sono presenti da secoli e sono state per molto tempo completamente ignorate, tanto che si era diffusa la notizia che furono alcuni contadini a crearle con il residuo della pulizia dei terreni da adibire a coltivazione.
Non fu di questa idea lo scrittore e ricercatore Philip Coppens, che per le costruzioni piramidali non solo sviluppò una profonda passione ma ne studiò origini e dettagli in ogni parte del mondo.
Giunto a Tenerife, Coppens, studiando le famose piramidi di Güímar che si affacciano sul mare, costruite dalla popolazione aborigena dei Guanches, notò delle inquietanti somiglianze con alcune piramidi ritrovate in Sicilia e con quelle più note del complesso di Chichén Itzá nello Yucatan.
Allineamenti con le costellazioni, orientamenti ben specifici, posizione delle scalinate di accesso alla sommità e numerosi dettagli minuziosi hanno portato il ricercatore a pensare che la mano che le eseguì possa essere stata la stessa.
Un’ipotesi audace visto che i Guanches non furono mai un popolo di mare e non possedevano imbarcazioni tali da effettuare lunghe traversate.
Come sarebbero arrivati sull’isola questi aborigeni e come dalle isole se ne sarebbero andati rimangono uno degli enigmi più complessi della storia guanche.
Quanto ai tumuli di Guìa de Isora, per Coppens non vi è alcun dubbio che vi sia una matrice guanche; il nome della cittadina innanzitutto deriva da Isora, una fanciulla aborigena di cui si hanno tracce certe, e prima della conquista spagnola la località era già abitata dall’antica popolazione che presumibilmente fu la vera responsabile di quell’insediamento.
Lo dimostra il ritrovamento di grotte sepolcrali, di reperti di vario tipo legati alla manifattura tipica guanche e alle numerose tracce di arte rupestre della zona.
Che i Guanches abbiano voluto con i tumuli ripetere in miniatura il complesso di Güímar?
Molte ipotesi ma una sola certezza: la voce dei Guanches risuona ancora prepotentemente nelle isole Canarie a dispetto del loro sterminio.
di Magda Altman
Fonte: Leggo Tenerife
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