Secondo il professore in pensione, il mostro di Loch Ness potrebbe essere un’antica tartaruga marina che non è stata ancora scoperta
Un importante scienziato degli Stati Uniti crede di aver svelato il mistero del mostro di Loch Ness e pensa che la creatura sia una specie ancestrale di tartaruga marina. Henry Bauer, professore in pensione di chimica e studi scientifici presso il Virginia Polytechnic Institute e la State University, così si epsrime: “L’idea più popolare è che il mostro di Loch Ness abbia una relazione con i plesiosauri estinti“.
Tuttavia, lo scienziato americano non crede che Nessie sia uno di quei rettili marini, poiché i presunti avvistamenti e le descrizioni della creatura somigliano, sempre secondo il ricercatore, al comportamento delle tartarughe. “Respirano aria, ma trascorrono molto tempo in acque profonde, si avventurano sulla terraferma, sono molto veloci nell’acqua, hanno la capacità di essere attivi in acque molto fredde e il loro collo è relativamente lungo“, ha spiegato Bauer.
Secondo il professore in pensione, il mostro di Loch Ness potrebbe essere un’antica tartaruga marina che non è stata ancora scoperta e potrebbe essere rimasta intrappolata nel lago quando il livello dell’acqua è sceso nella tarda era glaciale circa 12.000 anni fa.
Dal mito a… tartaruga
Il mostro di Loch Ness è una delle leggende più antiche e persistenti della Scozia. Ha ispirato film, libri, programmi televisivi. Questo mito sostiene anche il turismo locale. Secondo la leggenda, il mostro fu avvistato per la prima volta 1.500 anni fa dal missionario irlandese San Colombo, nel 565.
Molto più tardi, nel 1933, il quotidiano Inverness Courier riferì che una donna, Aldie Mackay, disse di poter descrivere, avendolo visto, il mostro del lago: e lo descrisse come una balena, mentre le acque “si agitavano“. A quel tempo, Evan Barron, direttore del giornale, suggerì che la bestia fosse descritta come un “mostro”, dando inizio al mito moderno del mostro di Loch Ness.
L’anno successivo, un rispettato chirurgo britannico, il colonnello Robert Wilson, affermò di aver fotografato il mostro mentre guidava lungo la sponda settentrionale del lago. Nota come la “fotografia del chirurgo”, l’immagine è stata pubblicata dal quotidiano The Daily Mail, suscitando curiosità in tutto il mondo. Con la fotografia, è stato ipotizzato che il mostro nella foto potesse essere un plesiosauro, un animale estinto 65,5 milioni di anni fa. Tuttavia, 60 anni dopo, si è scoperto che il “mostro” raffigurato nella fotografia era in realtà un sottomarino giocattolo.
L’anno scorso una spedizione ha raccolto diversi campioni d’acqua a tre diverse profondità. Questi campioni hanno permesso di ottenere resti di pelle, squame, piume, capelli e feci che, a loro volta, hanno reso possibile analizzare il DNA di diverse creature.
Un team ha trovato campioni di DNA di anguille europee, che raggiungono le acque dei fiumi e dei laghi britannici dopo aver migrato per oltre 5.000 chilometri. Questi esemplari provengono dal Mar dei Sargassi, vicino alle Bahamas. Nonostante le innumerevoli indagini sul mostro, l’animale rimane uno dei più grandi misteri della Scozia.
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