Chioggia (VE), ridente cittadina lagunare, dove io mi sento di casa poiché ci ho vissuto per un paio di anni e devo dire che ci si sta davvero bene.

Durante il mio soggiorno lì, ho avuto modo di approfondire le conoscenze le amicizie, il cibo (sopratutto a base di pesce squisitissimo), il folklore locale e sopratutto le leggende e i misteri che qui dimorano… Le leggende son molte; “La statua senza testa“, “Il Crocifisso venuto dal Mare“, “L’Orologio più antico del Mondo” , “La Casa della Strega” , ” Il Covo delle Streghe” e “El Gato de Ciòsa” di cui parleremo in questo articolo.

Naturalmente come spesso accade, non abbiamo sempre basi storiche o testimonianze dirette di queste credenze popolari o superstizioni, ma come si dice in questi casi… Vox Populi Vox Dei! 😉

In fondo a Corso Garibaldi davanti al Ponte di Vigo, troviamo una colonna con capitello bizantino in marmo bianco del XII secolo sul quale troviamo adagiato il simbolo delle Città… un piccolo leone alato rinvenuto nel 1763 durante i lavori di restauro della torre dell’orologio di Sant’Andrea e dal 1786 è a guardia della laguna ed è proprio questa colonna e il suo piccolo leone che danno origine alle numerose leggende che le riguardano.

El Gato de Ciòsa

 

Si dice che dopo la caduta della serenissima per mano dei francesi, nelle varie città conquistate precedentemente in segno di rispetto vennero scolpiti i leoni marciani. Sembrerebbe che anche a chioggia sulla colonna di vigo vi fosse un grande leone marciano, (ecco spiegato perché la base sia cosi grande rispetto alla scultura esistente) sostituito dai francesi con l’albero della libertà; successivamente sotto il dominio austroungarico l’albero fu scambiato con l’attuale “Gato de Ciòsa”. Tutt’ora non si sa perché sia stato scolpito così piccolo per una base così tanto grande…alcuni sostengono che non vi fossero più tanti soldi per commissione un opera più maestosa così dovettero accontentarsi, mentre altri sostengono che lo scultore, al quale venne commissionata l’opera non fosse abile e non molto capace che cominciò con il lavorare un blocco marmoreo di adeguate dimensioni, ma che dopo vari rimaneggiamenti e correzioni di errori vari…arrivò alle attuali dimensioni.

Altre leggende dicono che fu scolpito più piccolo appositamente per prendersi beffa della sovranità veneziana e che questi in segno di sfregio e scherno, passando dalle parti di Chioggia osassero fermarsi sotto la colonna di Vigo e lasciare ai suoi piedi lische di pesci per il “piccolo Micetto”.

Ma la leggenda che più piace a noi della redazione di MysteriousTour ed anche la più fantasiosa, parla di un piccolo gatto che per sfuggire ai soprusi e alle angherie di due leoni marciani, fuggì da Venezia e si diresse a Chioggia, arrivato in città trovo la colonna di Vigo in fronte alla laguna, così vi salì sopra e si mise a guardare la laguna e la sua Venezia, lassù si addormentò e al suo risveglio vide che due dei grossi leoni lo avevano scovato. Il gatto si senti talmente al sicuro sull’alta colonna e certo che la stazza dei leoni, anche se alati, non avrebbero potuto volare fin lassù a prenderlo, che decise di non scendere più.

Così il tempo passò e i leoni in attesa che il gatto scendesse per fame dalla colonna, si accucciarono sui capitelli di Ponte Vigo, dove attesero e attesero così tanto che persero le ali e divennero di pietra assieme a “El Gato”.

Leone Marciano sul Ponte Vigo

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Oggetti
Ubicazione : Europa / Italia / Veneto
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Consentito
Accesso con Disabilità : Accessibile
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi Igienici : Non Accessibili
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