Sul promontorio roccioso di Malcesine, una pittoresca cittadina sulla sponda nord-orientale del Lago di Garda, sorge il magnifico Castello Scaligero, un vero gioiello architettonico che incarna secoli di storia e fascino. Questo imponente castello, costruito nel XIII secolo dalla famiglia Scaligera, offre una testimonianza unica dell’architettura medievale con i suoi affreschi originali, passaggi segreti, scale e spazi perfettamente conservati.
Castello Museo scaligero di Malcesine
Le radici del castello affondano nell’epoca longobarda, ma fu sotto il dominio degli Scaligeri che raggiunse il suo massimo splendore. La famiglia Scaligera trasformò questa struttura in una roccaforte inespugnabile, dotandola di possenti mura, torri di guardia e un mastio centrale. Ben presto, il castello divenne un importante centro politico e militare, nonché un luogo di cultura e svago.
Nel corso dei secoli, il castello passò sotto il dominio di diverse famiglie nobili, tra cui i Visconti, i Gonzaga e infine la Repubblica di Venezia. Oggi, il Castello Scaligero di Malcesine è una delle principali attrazioni turistiche della zona, accogliendo ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Al suo interno si trova il Museo di Storia Naturale del Monte Baldo e del Garda, rinnovato nel maggio 2008, che offre un approccio multimediale innovativo, rendendo la visita un’esperienza coinvolgente. È proprio nella sezione archeologica del museo che ha origine la leggenda del “soldato senza testa”.
Sala interna
Nel 1955, durante alcuni scavi archeologici nel museo di Malcesine, venne alla luce una necropoli romana che custodiva le ossa di un soldato. Lo scheletro era completo, ad eccezione del cranio. Tutti i reperti, compresi i resti del soldato, furono trasferiti all’interno del museo, e da quel momento iniziarono a verificarsi eventi strani.
Nel museo si udivano rumori improvvisi, le luci si accendevano e spegnevano da sole, e molti oggetti sembravano spostarsi autonomamente. I giornalisti non tardarono a diffondere notizie sui fenomeni inspiegabili, e un articolo riportava che gli addetti alle pulizie trovavano ogni mattina tutte le sale del museo in disordine, con la tomba del soldato sempre aperta e le ossa disseminate ovunque.
Per risolvere il mistero, i guardiani posizionarono dei fili lungo il pavimento, sperando che se si trattava di uno scherzo, il colpevole avrebbe rotto i fili nel buio del museo. Tuttavia, il disordine continuava ogni mattina, e i fili rimanevano intatti.
Qualche tempo dopo, fu fatta un’altra scoperta a Malcesine, a pochi chilometri dal museo: un teschio emerse durante degli scavi e fu collegato ai resti del soldato romano. Purtroppo, per via di iter burocratici e rivalità comunali, il teschio non fu mai riunito allo scheletro, e i fenomeni misteriosi continuarono.
Veduta notturna dal lago
Alla fine, vennero chiamati quattro medium per cercare di risolvere il mistero Il prof. Riccardo Arnò, Giampiero Bona e due adepti interrogarono il teschio. Arnò, assunse una posa alquanto bizzarra; teschio nella mano sinistra, in una sorta di posizione “Amletica” e con penna nella mano destra scrisse parole in latino che percepii in quel momento…tradotte subito dopo, sentenziarono quanto segue: “Lucio Paolo, nato a Malcesine e morto nel medesimo luogo nel 106 a.C: ucciso dagli uomini della Sarmazia nella difesa del paese (…) Tiberio imperatore, ho fatto il soldato a Malcesine. Vi saluto Lucio Paolo”.
La leggenda del soldato senza testa rimane una delle storie più affascinanti e misteriose legate al Castello Scaligero di Malcesine, aggiungendo un ulteriore strato di fascino e mistero a questo già incredibile luogo storico che vale davvero la pena visitare.