Nel cuore di Pulsano, un borgo costiero baciato dal sole e lambito dal mare, sorge imponente il Castello, testimone silenzioso di secoli di storia e leggende avvolte nel mistero. Le sue torri, imponenti sentinelle di pietra, narrano storie antiche di difese eroiche e destini tragici.

Le origini del Castello di Pulsano si perdono nei meandri del tempo, avvolte da un alone di incertezza e mistero. Tuttavia, secondo la versione più accreditata, fu la famiglia De Falconibus a plasmare le sue mura nel XII secolo. Tempi turbolenti, quelli, in cui i pirati saraceni minacciavano costantemente le comunità costiere, costringendo la popolazione a cercare rifugio al sicuro delle imponenti fortificazioni nell’entroterra.

Torre Originaria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I De Falconibus, antica stirpe legata indissolubilmente alle vicende di Pulsano, acquistarono un rudere di fortuna, forse un retaggio dell’epoca bizantina, e lo trasformarono in una roccaforte impenetrabile. Il vecchio fortilizio, composto da una modesta torre quadrata, fu ampliato e ristrutturato con l’aggiunta di quattro maestose torri, ciascuna con una sua unica storia da raccontare.

Tuttavia, il destino del castello fu segnato da episodi drammatici. Nel 1326, durante un assalto dei saraceni, Renzo De Falconibus, nato e cresciuto tra le mura di Pulsano, cadde eroicamente insieme ai suoi uomini, dando vita a un episodio che avrebbe segnato per sempre la storia locale, con il luogo dello scontro che da allora fu noto come Terra Rossa.

Ma il corso del tempo portò cambiamenti. Diverse famiglie si succedettero come custodi del castello, ciascuna lasciando il proprio segno nella storia delle sue pietre. Fu solo intorno al XV secolo che i De Falconibus riconquistarono il feudo, avviando un’opera di ricostruzione che conferì alla fortezza l’aspetto che conosciamo oggi. Marino De Falconibus, con la sua visione lungimirante, diede nuova vita al castello, tanto che da allora in poi sarebbe stato noto anche come Castello De Falconibus.

Le vicende del castello si intrecciarono con quelle della regione circostante. Nel 1480, le milizie di Pulsano si unirono alla difesa di Otranto, caduta nelle mani dei Turchi, dimostrando ancora una volta il loro coraggio e la loro lealtà.

Ma il passare dei secoli portò anche ad altre trasformazioni. Il castello passò di mano in mano, finché non giunse alla famiglia Muscettola. Durante il regno di Gioacchino Murat, * tre cannoni che adornavano il castello furono trasferiti a Taranto.

Castello de Falconibus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi, il Castello di Pulsano si erge fiero al centro del borgo, con le sue torri che scrutano l’orizzonte con vigile attesa. Le sue mura raccontano storie di nobili e di popolani, di guerre e di amore, conservando gelosamente i segreti di un passato avvolto nel mistero ed è di proprietà Comunale e si vocifera che dal suo sottosuolo parta un cunicolo, ora murato, che lo collegava al Castello di Leporano.

Eppure, il castello custodisce anche un segreto più oscuro, tramandato di generazione in generazione. Si narra che nelle notti di luna piena, un’ombra bianca si aggiri tra le mura, il fantasma di una giovane fanciulla appena diciottenne, Angelica , unica figlia di Renzo De Falconibus caduto durante la battaglia per difendere il paese. Rimasta orfana e indifesa, Angelica venne catturata, torturata, stuprata e uccisa senza pietà per decapitazione ed infine secondo le credenze locali murata in una delle torri dove ancora giace senza riposo. Diversi testimoni giurano ancora oggi di udire talvolta, nelle notti di plenilunio, disperati lamenti femminili, altri ancora sostengono di aver intravisto l’evanescente figura della giovane muoversi con circospezione sulle terrazze del maniero.

Così, il Castello di Pulsano e le sue leggende continuano a vivere, tra le luci del giorno e i misteri della notte, un simbolo eterno di forza e di bellezza, custode di storie che resistono al trascorrere inesorabile del tempo.

 

*  Generale francese, ex re di Napoli che troviamo anche in altri misteri: Il Tesoro di Gioacchino Murat.

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Puglia
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Buono
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Parziale
Raggiungibilità : In auto
Servizi : Guida Turistica, Guida Turistica
Servizi Igienici : Accessibili
Telefono : 0995339036
Note : Proprietà comunale. per visite e appuntamenti telefonare
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