Questo castello posto nella Valle del Sangone in provincia di Torino, in passato fu teatro di terribili vicende, fatti di sangue, battaglie cruente svoltesi lungo le sue mura, turpi delitti perpetrati nelle sue stanze. Un luogo oggi ridotto a un cumulo di rovine fatiscenti, infestate da fantasmi di donne che si aggirano tra le sale un tempo abitate. Spettri irrequieti avvolti sempre da un’accecante luminosità.
La Torre di Trana fu restaurata nel 1952 ed è ciò che rimane di un antico castello fatto edificare dai duchi di Savoia nel X-XI secolo. Venne bombardato e distrutto dalle truppe francesi del generale Catinat agli ordini del Cardinale Richelieu, primo ministro del re di Francia Luigi XIII.
Esso venne in proprietà della famiglia Orsini, signori di Rivalta, che nel 1110 divennero padroni di Trana con il nome di Falconieri. Alla loro estinzione nel 1703, il castello attraversò vari feudatari e fu assegnato nel 1718 all’abbazia di S. Michele e successivamente ai marchesi Gromis di Trana.
Molte persone affermano che tra le sue rovine fatiscenti si aggirino fantasmi dalle fattezze femminili e molto luminosi, come se la luce uscisse da sotto i loro lunghi vestiti, lasciando un leggero bagliore al loro passaggio. Famosa, in particolare, perché si mostrerebbe con una certa frequenza, è la figura di due donne che apparirebbero insieme: una delle due è descritta con lunghi capelli sciolti lungo le spalle e con espressione di profonda rassegnazione, sono entrambe luminosissime.
Il luogo, di proprietà privata, non è purtroppo accessibile. Sconsigliamo vivamente – come sempre in questi casi – ogni tentativo di accesso, pena una denuncia alle autorità.