Il Triangolo delle Bermuda è un luogo che ha suscitato la fantasia popolare per molti anni, ma esiste un altro posto simile e altrettanto misterioso, ma meno noto, chiamato Triangolo dell’Alaska. Quest’area, che si estende tra Anchorage e Juneau a sud, e la remota città di Utqiagvik a nord, ha registrato la scomparsa di oltre 20.000 persone dal 1970 ad oggi. Un numero sorprendente, considerando la scarsa densità di popolazione dell’area.
Il Triangolo dell’Alaska è un territorio selvaggio e inospitale, caratterizzato da montagne aspre, ghiacciai, un clima estremamente freddo, milioni di laghi, innumerevoli crepacci, vaste vallate e molti orsi. Non sorprende quindi che sia un luogo in cui è facile scomparire. Tuttavia, la frequenza di queste sparizioni insolitamente alta ha alimentato teorie di ogni tipo, da attività magnetiche anomale a visite di extraterrestri.
Tra le persone di alto profilo scomparse nel Triangolo dell’Alaska ci sono Thomas Hale Boggs Sr, all’epoca Leader della Maggioranza della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, e Nick Begich, un membro del Congresso dell’Alaska. I due politici scomparvero il 16 ottobre 1972, durante un volo da Anchorage a Juneau. Nonostante le ricerche, né i corpi né l’aereo furono mai ritrovati, alimentando una serie di teorie cospirative.
Cosa sta succedendo realmente in questo luogo? Nonostante le teorie più fantasiose, la spiegazione più plausibile per le numerose sparizioni nel Triangolo dell’Alaska è semplice: in un territorio vasto e selvaggio, pieno di pericoli naturali, le probabilità di scomparire sono relativamente alte. La natura selvaggia alle volte è più pericolosa dell’immaginazione umana.
Fonte: tecnoapple.it
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