Arte, autoritratto segreto di Michelangelo: scoperto nel quadro dedicato alla poetessa Vittoria Colonna. Il disegno risale al 1525 ed è a Londra. Emerso il vero volto dell’artista.
La scoperta di un autoritratto nel ritratto di Vittoria Colonna riaccende i riflettori sui messaggi in codice che l’artista avrebbe lasciato nelle sue opere. Secondo il libro “I segreti della Sistina: svelando i codici nel capolavoro di Michelangelo”, infatti, Michelangelo avrebbe lasciato diversi messaggi in codice nella Cappella Sistina, dipinta da Michelangelo in quattro anni. Secondo gli autori del libro e gli studiosi, la Cappella Sistina è un insieme di simboli, lettere e significati che sono difficili da scovare e da interpretare. Quello lasciato sul ritratto di Vittoria Colonna, dunque, rappresenterebbe solo l’ultimo messaggio che Michelangelo avrebbe lasciato in una sua opera. Nel corso della sua vita, l’artista ha creato dei veri capolavori in cui dovrebbe esserci un simbolo della sua firma. Il mistero di Michelangelo, dunque, continue. Quale sarà il prossimo simbolo che verrà scoperto in un’opera di Michelangelo?
IL MISTERO S’INFITTISCE
Nel ritratto di Vittoria Colonna, datato 1525 c’è davvero l’autoritratto nascosto di Michelangelo? Apparentemente, l’opera rappresenta semplicemente il ritratto di una donna che, dagli studiosi, è considerata una delle amiche più intime di Michelangelo. In realtà, nell’opera si nasconderebbe un uomo piegato in avanti intento a dipingere. Quell’uomo è davvero Michelangelo? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Anatomy da Deivis de Campos, non ci sarebbero dubbi sull’identità dell’uomo che si nasconderebbe tra le pieghe del vestito di Vittoria Colonna. Quello dell’artista, dunque, sarebbe un messaggio celato, esattamente come i simboli rinvenuti nelle cappelle medicee a Firenze e alluderebbero all’apparato riproduttivo femminile. Michelangelo, dunque, nelle sue opere, avrebbe voluto lasciare dei messaggi precisi ai posteri o, semplicemente, la firma su quelli che oggi sono considerati dei capolavori. Un modo, dunque, per firmare la paternità di quelle opere? Il mistero, dunque, s’infittisce (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
IL VERO VOLTO DI MICHELANGELO
Mentre si cerca di capire se nel ritratto dell’amica e poetessa Vittoria Colonna, eseguito nel 1525, Michelangelo abbia nascosto una sua caricatura, il vero volto dell’artista è stato restaurato. Dopo la sua morte avvenuta nel 1464, a quasi novant’anni, il nipote di Michelangelo, Leonardo Buonarroti affidò a Daniele da Volterra il compito di realizzare un mezzo busto in bronzo dell’artista, autore di opere meravigliose. Il busto rappresenta il vero volto di Michelangelo ed è conservato presso la Galleria dell’Accademia di Firenze nella Galleria dei Prigioni. L’opera è stata recentemente restaurata e restituisce agli amanti dell’arte il vero volto di Michelangelo come ha affermato la direttrice della galleria Cecilie Hollberg. “Il restauro dell’importante ritratto di Michelangelo realizzato da Daniele da Volterra, restituisce, in tutto il suo splendore, il vero volto del grande maestro del Rinascimento. Il busto di Michelangelo, collocato proprio all’ingresso della Tribuna, accoglie, idealmente, il pubblico che, da ogni parte del mondo, viene ad ammirare i suoi capolavori”, si legge sul portale Stamp Toscana (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
UN AUTOCARICATURA NEL DISEGNO?
Potrebbe aver voluto nascondere un suo autoritratto nel ritratto di Vittoria Colonna, Michelangelo. E’ questa l’intuizione emersa da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Anatomy da Deivis de Campos, dell’Università federale di Scienze della salute di Porto Alegre, in Brasile. Osservando con attenzione i tratti dell’abito della donna disegnato dallo stesso Buonarroti, sarebbe possibile scorgere una piccola sagoma, quasi una sorta di caricatura dello stesso Michelangelo! Per Deivis de Campos quell’autocaricatura potrebbe significare la sua “firma” segreta nonché l’ulteriore segnale dei tanti simboli che l’artista avrebbe nascosto e di cui gli studiosi sono alla ricerca da tempo. Era il 1975, come spiega Quotidiano.net, quando furono scoperti alcuni disegni segreti di Michelangelo in un loculo di 7 metri per 2 sotto la sacrestia di San Lorenzo. Si trattava in quel caso di una figura maschile apparentemente pensosa e molto simile nei tratti all’immagine dello stesso artista. In quello stanzino nascosto sotto le Cappelle Medicee e ricco di altri schizzi significativi, Michelangelo si era rifugiato per sfuggire dall’ira di Alessandro de’ Medici ed evitare così di essere giustiziato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
COSÌ HA AGGIRATO IL DIVIETO DELL’EPOCA?
Un autoritratto segreto di Michelangelo Buonarroti è stato scoperto: si tratta di una caricatura nascosta in un disegno per l’amica Vittoria Colonna, eseguito nel 1525. L’autoritratto potrebbe essere considerato una sorta di “firma” segreta dell’artista. Lo ha spiegato il professore Deivis de Campos, autore dello studio pubblicato sulla rivista “Clinica Anatomy”. Questo potrebbe essere stato un modo, secondo lo studioso, per aggirare il divieto per gli artisti dell’epoca di firmare le loro opere. Questa scoperta rappresenta un passo in avanti ulteriore nella “caccia al tesoro” che ricercatori e studiosi hanno intrapreso per scovare disegni e simboli nascosti nelle opere di Michelangelo. Proprio un anno fa il gruppo di Deivis de Campos aveva trovato dei simboli pagani che alludono all’anatomia dell’apparato riproduttivo femminile nelle Cappelle Medicee a Firenze. Michelangelo aveva disegnato un suo autoritratto in precedenza nel 1509 sulla pagina di un sonetto dedicato all’amico Giovanni da Pistoia: in quel disegno però l’artista si era disegnato in posizione eretta nell’atto di dipingere gli affreschi della Cappella Sistina. (agg. di Silvana Palazzo)
MICHELANGELO, TROVATO AUTORITRATTO SEGRETO
Sembrerebbe proprio esserci un ritratto o una caricatura di Michelangelo, nascosta in un suo quadro. Il disegno è emerso in queste ore, precisamente nel dipinto dedicato al protagonista del Rinascimento all’amica e poetessa Vittoria Colonna, risalente al 1525, e facente parte della collezione del British Museum di Londra. Nel riquadro in basso a sinistra dell’opera in oggetto, osservando le pieghe dell’abito della donna vicino all’addome, si intravede la sagoma di un uomo piegato, intento appunto a dipingere e a disegnare: lo stesso Michelangelo Buonarroti. A fare la scoperta, per certi versi straordinaria, è stato uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Anatomy da Deivis de Campos, dell’Università federale di Scienze della salute di Porto Alegre, in Brasile. Non è la prima volta che Michelangelo si auto-ritrae in una sua opera.
IL BOZZETTO DEL 1509
Già nel 1509, infatti, si disegnò al lato di un sonetto dedicato all’amico Giovanni da Pistoia, e in quel primo schizzo era in posizione eretta, mentre dipingeva la Cappella Sistina. In quello dedicato a Vittoria Colonna, come dicevamo, ha invece il corpo piegato in avanti ad angolo acuto, nell’atto proprio di dipingere il ritratto dell’amica. Deivis de Campos, colui che ha svelato l’arcano, è convinto che tale autoritratto potrebbe dire molto circa la corporatura dell’artista, nonché il suo stato di salute e fisico. Non è la prima volta che un gruppo di studiosi va a caccia di simboli nascosti nelle opere più importanti, in particolare di Michelangelo. L’anno scorso, sempre gli stessi brasiliani, avevano trovato simboli pagani inneggianti l’apparato riproduttivo femminile, nelle Cappelle Medicee di Firenze.
Fonte: ilsussidiario.net