
Il luogo del ritrovamento è il Mirador Natural: una collina pietrosa che sorge su un tratto della Panamericana Sur, la lunga arteria che porta verso il Cile attraversando questa regione depressa, circondata dal deserto. Sullo sfondo le acque grigie del Pacifico da un lato, dall’altro il profilo delle vette delle Ande. Un luogo magico, ricco di energie, ancorato al passato, che lo rende pieno di fascino e di misteri.
Sulle linee di Nazca hanno indagato in molti. Archeologi e antropologi di fama. Si sa con certezza che la loro incredibile conservazione, a distanza di secoli, è dovuta all’assenza di vento e dalla scarsità delle precipitazioni. Sono state realizzate togliendo dalla superficie le pietre che contengono ossidi di ferro, lasciando un contrasto con il pietrisco bianco sottostante. Hanno una prospettiva talmente raffinata – viste le loro dimensioni, che possono raggiungere anche i 120 metri di lunghezza – da sembrare impossibile. Gli studiosi sono convinti che i disegni siano stati prima realizzati in scala ridotta e poi applicati sul terreno. Dimostrazione di come la geometria e l’ingegneria fossero già conosciute e praticate con ingegno da queste popolazioni. I tratti stilistici del gatto fanno pensare che il nuovo disegno possa appartenere alla civiltà di Paracas, una cittadina affacciata sul mare duecento chilometri più a nord, che dominava la regione tra il 700 avanti Cristo e il 200 dopo Cristo.
Diverse le interpretazioni sul loro uso. C’è chi sostiene fossero dei sentieri adatti alle cerimonie religiose per invocare la pioggia, così rara ma così essenziale per i raccolti della zona. Altri ritengono invece che siano la riproduzione della mappa stellare: ogni animale – dal colibrì, alla scimmia, all’alligatore, alla balena – rappresenterebbe le costellazioni che queste antiche popolazioni osservavano nel cielo. Infine, la teoria più affascinante: i disegni erano piste d’atterraggio per guidare il ritorno del leggendario eroe-maestro Viracocha, noto anche come Quetzalcoatl e Kontiki, atteso dal cielo ancora ai tempi dei Conquistadores spagnoli. Al suo posto si presentò Hernán Cortés. Si sa come andò a finire.
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