Nel cuore della Ferrara cinquecentesca, sorgeva maestosa per l’epoca la Palazzina di Marfisa d’Este, una dimora che raccontava storie di nobiltà e passione, custode dei segreti di una donna la cui vita era avvolta nell’aura del mistero.

Palazzo Marfisa – Cartolina d’epoca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marfisa d’Este, nata come figlia illegittima di Francesco d’Este, fu destinata a portare sulle spalle il peso del nome di una famiglia potente. Tuttavia, il padre non solo le concesse il proprio cognome, ma le donò anche il nome di Marfisa, in onore dell’eroina del famoso poema epico “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Così, Marfisa cresceva in quella dimora, che accoglieva le passioni della giovane padrona di casa.

Orfana di entrambi i genitori, Marfisa ereditò una vasta fortuna e scelse quella dimora come suo rifugio. Una casa che, sebbene apparentemente modesta dall’esterno, nascondeva segreti e tesori in ogni angolo al suo interno. Otto stanze, tra saloni e studioli, si aprono su affreschi dai colori vividi, testimoni di una ricchezza e di uno sfarzo che ancora permeano l’atmosfera dell’antica dimora.

Marfisa era una donna affascinante, colta e amante delle arti. Durante le calde estati ferraresi, la sua palazzina si trasformava in un luogo di magia, dove il suono della musica e le rappresentazioni teatrali incantavano gli ospiti. Ancora oggi, il Comune di Ferrara continua a utilizzare quegli spazi per eventi culturali e spettacoli, mentre la palazzina stessa ospita esposizioni e mostre d’arte.

Affresco raffigurante Marfisa d’Este

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma la vita di Marfisa non fu priva di ombre. Nonostante il suo buon nome e il matrimonio con Alderano Cybo, conte di Massa e Carrara, da cui ebbe otto figli, il suo nome fu macchiato da dicerie e maldicenze dopo la sua morte. Si raccontava che Marfisa avesse avvelenato il suo primo marito dopo appena tre mesi di matrimonio e che successivamente avesse condotto una vita dissoluta, avendo numerosi amanti, alcuni dei quali sarebbero stati vittime dei suoi intrighi. Nasceva così la leggenda della “Carrozza e la scia di amanti” che scorreva per le vie adiacenti al palazzo, seguita dalla scia di spettri dei suoi amanti defunti. Una leggenda che alimenta il mito di una donna tanto affascinante quanto crudele, capace di sedurre e tradire con la stessa intensità.

Scorcio del Giardino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma c’è chi preferisce la versione di Marfisa fantasma, che vaga ancora per le stanze del palazzo mesta e serena, descrivendola come una madre amorevole, una donna fedele alla propria famiglia, capace di dare alla luce e crescere numerosi figli, lasciando dietro di sé una traccia di amore e di mistero che ancora oggi avvolge la Palazzina di Marfisa d’Este, testimone silenziosa di una vita avvolta nell’aura della leggenda.

 

 

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Emilia-Romagna
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Ticket : Pagamento biglietti alle casse dei musei. La biglietteria chiude alle 17.30 Per singoli visitatori e gruppi organizzati (minimo 15 e massimo 25 persone, accompagnatori e guide compresi): la prenotazione è consigliata e gratuita
Orario : • Aperto da martedì a domenica: 9.30-13.00 / 15.00-18.00 (chiuso il lunedì) • Aperture straordinarie 2022: domenica 17 e lunedì 18 aprile (S.Pasqua) - lunedì 25 aprile (Anniversario della Liberazione) - domenica 1 maggio (Festa dei Lavoratori) - lunedì 30 maggio - giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica) - lunedì 15 agosto - lunedì 31 ottobre - martedì 1 novembre (Ognissanti) - lunedì 5 dicembre - giovedì 8 (Immacolata Concezione) - lunedì 26 dicembre (S.Stefano)
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Da Verificare
Raggiungibilità : In auto
Servizi : Museo, Guida Turistica, Museo, Guida Turistica
Servizi Igienici : Accessibili
Note : Accessibilità: all'ingresso principale del museo sono presenti due gradini di normale altezza. E' possibile usufruire di un ingresso secondario avvertendo il personale di guardiania. Il percorso esterno che conduce all'ingresso secondario, tuttavia, si presenta irregolare e talvolta fangoso in coincidenza di precipitazioni piovose. All'interno del museo, da una stanza all'altra, sono presenti dislivelli (gradini) inferiori ai 20 cm.
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