Perugia, Città di Castello. Qui sorge sulle fondamenta di un’antica fonderia il palazzo Vitelli alla Cannoniera. L’edificio non è di enormi dimensioni, ma ha avuto elevata importanza storica perché fu dimora del condottiero tifernate Alessandro Vitelli, che ne ordinò la costruzione tra il 1521 e il 1531 in occasione delle sue nozze con Angela de’ Rossi. Il felice matrimonio durò poco, poiché Alessandro si trovò ben presto una giovanissima amante e fece trasferire la propria sposa a Palazzo Vitelli a San Giacomo, lasciando campo libero alle sue avventure amorose con un’umile ragazza, forse una cortigiana o addirittura una gitana boema di nome Laura che con il passare del tempo venne ribattezzata e ricordata da tutti come “Sora Laura”.

Alessandro Vitelli

Laura ogni giorno attendeva fedelmente il ritorno a casa del suo amore in solitudine. Egli era impegnato continuamente in lunghe campagne militari, e la giovane impiegava il tempo ricamando fazzoletti impreziositi da merletti, ma con il passare dei mesi e la giovane età della ragazza, la natura ebbe il sopravvento sui sentimenti e una sera, sotto la finestra della sua stanza passò un giovane cavaliere. Laura rapita dalla sua avvenenza fece cadere un fazzoletto, il ragazzo lo raccolse e Laura lo invitò a riportarglielo a palazzo.

Il loro primo incontro fu fugace e passionale, reso ancora più eccitante dalla consapevolezza di star facendo qualcosa di proibito, ma alla lunga la donna ebbe paura che qualcuno o il suo compagno si accorgesse della tresca, così architettò un modo per sbarazzarsi del giovane, facendolo scappare al rientro del marito attraverso una botola che nascondeva un terribile e mortale trabocchetto irto di lame acuminate. Il giovane senza esitare si lasciò cadere ma, ignaro della trappola, trovò al posto della fuga un’atroce morte.

Il giovane non fu il solo ad essere amato e poi ucciso da Laura, che la faceva sempre franca. Essa seguiva un desiderio irrefrenabile, tanto da perpetrarlo negli anni. Quel cavaliere fu solo il primo di una lunga serie, le sparizioni di giovani ragazzi a Città di Castello e zone limitrofe divennero copiose e durarono fino alla morte della donna.

Milo Manara, Raffigurazione di Sora Laura

Oggi il fantasma della Sora Laura si aggira ancora per le sale di Palazzo Vitelli, forse in preda al rimorso delle morti cerca un perdono che non le verrà mai concesso o forse come molti pensano vaga ancora in cerca di giovani amanti da sedurre e poi trucidare.

Curiosità:

Nell’aprile del 2012, l’equipe di Daniele Gullà ha effettuato rilevazioni fotometriche e monitoraggi acustici. L’equipe registrò suoni e immagini e una sequenza di tre scatti, in banda ultravioletta ed infrarossi. In essi è immortalata una figura nettamente femminile. Il fantasma di Sora Laura.

Affresco “Sora Laura” a Palazzo Vitelli

Nel palazzo troviamo un affresco molto interessante, detto “della Sora Laura”, che raffigura una donna a cavallo di un uomo; esso raffigurerebbe l’amore di Alessandro per Laura, che pare abbia indotto il condottiero a tradire la moglie con lei, con il risultato che la consorte del tifernate, gelosa per l’adulterio, si sia poi trasferita nel Palazzo Vitelli a San Giacomo. Altri invece hanno ipotizzato che, visto l’abito dell’uomo rappresentato (quasi simile ad un saio), questo affresco rappresenti Angela de’ Rossi che domina Alessandro Stefano Filodori, vescovo di Città di Castello, con il quale la stessa parmense ebbe contrasti. Oggi, il Palazzo è sede della Pinacoteca Comunale. (Cit.Wikipedia)

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Umbria
Recensioni
Scrivi tu la prima recensione!
Lascia una recensione
Mysteriosità: Attrattiva dal vivo: Accessibilità:

Lascia un commento

Misteri Consigliati