Ci troviamo a Corinaldo, una meravigliosa cittadina medievale situata nell’entroterra di Senigallia, nelle Marche. Circondata ancora oggi da possenti mura costruite nel 14° secolo, Corinaldo è una località intrisa di storia e fascino. Tra le vie della cittadina, spicca una particolare costruzione affacciata nel vuoto, situata in via della Piaggia, vicino al famoso “Pozzo della Polenta”.
Questa casa cela una storia affascinante legata a un personaggio locale molto noto: Gaetano, il ciabattino di Corinaldo, affettuosamente soprannominato “Scuretto”.
La storia di Scuretto inizia con il suo figlio, che emigrò in America alla ricerca di fortuna. Da bravo figlio, inviava regolarmente dei soldi al padre per costruire una casa a Corinaldo, con l’intenzione di sistemare il genitore e farvi ritorno un giorno. Tuttavia, Gaetano aveva una debolezza: anziché conservare i soldi per il progetto della casa, li spendeva frequentando varie osterie del luogo e prendendosi colossali sbronze. Questo comportamento scellerato prosciugò gradualmente le risorse finanziarie, e la costruzione della casa rimase incompiuta.
Il figlio di Scuretto, desideroso di vedere i progressi della casa e sperando che finalmente suo padre potesse godere della meritata dimora, gli chiese di inviargli delle foto dell’abitazione in costruzione. Scuretto, trovandosi in un dilemma a causa dell’incompiutezza della casa, ebbe un’idea alquanto ingegnosa. Decise di costruire soltanto la facciata della casa, in modo da far sembrare che fosse in fase avanzata di costruzione, e si fece fotografare proprio come se stesse affacciato dalla finestra.
Con queste foto in mano, Scuretto spedì la corrispondenza al figlio in America, sperando che la vista della facciata convincesse il ragazzo che la casa era pronta e completata. Tuttavia, il figlio, osservando le foto e intuendo la verità dietro quell’illusione, decise di sospendere l’invio dei soldi e di abbandonare il padre al proprio destino senza far più ritorno in patria. La delusione fu grande per Scuretto, ma dovette accettare le conseguenze delle sue azioni e comprendere che le menzogne non potevano nascondere la realtà e la scelta del figlio.
Da quel momento in poi, la “Casa di Scuretto” divenne un simbolo della debolezza umana, un monito sulla necessità di affrontare le sfide e le responsabilità con onestà e integrità. La facciata incompiuta rimane come testimonianza della storia di Scuretto, ricordando ai visitatori che le azioni e le scelte hanno sempre delle conseguenze, e che la verità è fondamentale nelle relazioni umane.
In conclusione, la “Casa di Scuretto” rappresenta un’interessante testimonianza storica, intrecciando abilmente un aneddoto locale con una lezione di vita universale. La storia di Gaetano, il ciabattino di Corinaldo, rimarrà viva nel tempo, lasciando una traccia indelebile nella memoria di chi visita questo affascinante borgo medievale.