Cattolica, una città nella provincia di Rimini, si trova in Romagna, una terra conosciuta per la sua ospitalità, la famosa “Piadina” e la “Pizza Fritta”. Questa regione vanta una ricca cultura del divertimento, charme e un’atmosfera di incanto, misteri e leggende. Tra queste storie, stiamo per addentrarci nella leggenda di “Conca”, l’Atlantide Romagnola.
Questa città sommersa si dice giaccia a circa 300 metri al largo della costa, tra le città di Cattolica e Gabicce. Nel corso del tempo, ha guadagnato il titolo di “città sommersa”, una descrizione che contribuisce all’aura di enigma che la circonda. Tuttavia, nonostante l’interesse e la fascinazione che la circondano, le prove concrete della sua esistenza rimangono sfuggenti.
Nell’assenza di prove tangibili, il fascino di questa città persiste, con visitatori e abitanti che scrutano continuamente l’orizzonte alla ricerca di tracce del suo passato. Ma quali sono i primi indizi che rivelano la sua presenza nel tessuto della storia italiana? Le prime suggestioni scritte provengono da un commentatore anonimo della Divina Commedia:
«La Cattolica è un borgo presso a questa Focara, in su la marina;ci fu già una buona terra, ma è coperta dal mare […] et anch’ora […] si veggiono sotto l’acqua del mare gran pezzi di muri et di torri, et puossi comprendere che terra vi sia stata sotto […]»
mentre nel XV secolo, il Forlivese, Flavio Biondo la citò come insediamento di Conca. Antiche mappe geografiche la posizionano di fronte all’imboccatura del fiume omonimo, appena al largo di Cattolica, con il nome di “Conca città sommersa”.
Nonostante lo scetticismo degli studiosi a causa della mancanza di prove solide, le teorie del passato propongono che potrebbe aver avuto origine nell’entroterra, situata su una collina, per poi essere sommersa dal mare. Altri credono che la città potrebbe essere stata fondata dai Romani nel I secolo a.C. e sia stata un importante centro commerciale fino al VII secolo d.C., quando fu apparentemente distrutta da un’alluvione.
Nel primo XVII secolo, Raffaele Adimari, esplorando le profondità del mare in zona, affermò di aver avvistato una torre misteriosa. Si narra che un pescatore abbia trovato un mattone appartenente a questa struttura sommersa. Tuttavia, sembra che questa torre non avesse alcuna connessione con la presunta città sommersa del passato, e lo stesso si può dire per altri resti scoperti sul fondale marino. Nonostante queste scoperte non supportassero appieno la leggenda, coloro che credevano in essa perseverarono nella loro ricerca di prove.
Un elemento che ha alimentato la leggenda è un fenomeno ottico osservato da molti turisti e abitanti della zona, sebbene non sia scientificamente provato. Quando si osserva il mare di fronte a Cattolica, in certi momenti, sembra emergere all’orizzonte una serie di colline che, in realtà, non esistono. Questo fenomeno ha contribuito a nutrire la credenza in questa versione italiana di Atlantide.
In conclusione, il mistero rimane irrisolto e le prove finora disponibili sono limitate e incerte. Tuttavia, come spesso accade con le leggende, il fascino e la fantasia continuano a circondare questo racconto. Nella porzione di mare tra Cattolica e Gabicce, potrebbe essere celato il segreto di una città ipotetica, una città sommersa che fornisce un affascinante spunto per la fantasia e la curiosità.