Guidarello Guidarelli (Ravenna, 1450-60 ca. – Imola, 6-7 marzo 1501) è stato un condottiero italiano al servizio di Cesare Borgia ed è famoso per la lastra tombale che lo rappresenta, oggi conservata nella Pinacoteca di Ravenna, presso il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna.
Il Guidarelli venne assassinato dopo una festa in maschera organizzata dal Duca Valentino. Inizialmente si suppose che fosse stato proprio il duca ad ordire alle spalle del Guidarelli tale agguato, per via del suo ruolo di doppiogiochista con la Repubblica Veneziana, ma nel 1930 lo studioso Augusto Campana scoprì una cronaca dell’epoca attestante che Guidarelli fu vittima di una disputa per futili motivi con un certo Virgilio Romano, al quale aveva prestato una camicia di fattura spagnola riccamente decorata d’oro per il ballo in maschera, ma che questi non voleva restituire.
« Miser Guidarelo da Ravena, soldato dignissimo del duca, abiando imprestato una sua camisa a la spagnola, belissima de lavori d’oro, a Virgilio Romano a Imola, per farsi mascara, e non je la volendo rendere e cruzatosi con lui, el ditto Virgilio lo tajò a pezzi e amazollo; el Duca fatollo pjare li fé tajare la testa. » (Giuliano Fantaguzzi, cronaca cesenate del 13 marzo 1501).
Secondo il cronista Fantaguzzi, Guidarello avrebbe acconsentito alla richiesta del nobile Virgilio Romano di prestargli una«camisa a la spagnola bellissima de lavori d’oro» (forse in realtà una sopravveste) per il ballo mascherato. Al termine della festa, o nei giorni immediatamente successivi, Virgilio si sarebbe rifiutato di restituire l’indumento al legittimo proprietario; ne sarebbe nato un diverbio, sfociato poi nel tragico duello in cui Guidarello venne ferito gravemente. Dopo alcuni giorni d’agonia, il 6 o 7 marzo 1501 Guidarello Guidarelli morì. Venuto a conoscenza del fatto Cesare Borgia diede ordine di trovare l’assassino e, una volta catturato, lo fece decapitare: «li fé tajare la testa». (Cit.Wikipedia)
Ed è sulla lastra tombale che lo raffigura che inizia la nostra leggenda, secondo cui le donne che avessero baciato il Guidarello si sarebbero sposate entro l’anno, mentre le donne già sposate avrebbero partorito un figlio maschio «altrettanto bello come il giovane guerriero».
Secondo le statistiche, sarebbero oltre cinque milioni le donne che nel corso di un paio di secoli non hanno saputo resistere alla tentazione di baciarlo e dal 2004, dopo l’ultimo restauro che ha eliminato dalla lastra funebre tutte le tracce di rossetto e olii non è più possibile praticare tale rito.
Curiosità: Guidarello Guidarelli è citato nel film Il tigre (regia di Dino Risi, 1967), allorquando una studentessa dell’Accademia di Belle Arti fa notare al protagonista (Vittorio Gassman) la sua somiglianza con il condottiero ravennate.
Nel 1970 la statua divenne protagonista di qualche sequenza del film La ragazza di latta, una pellicola cinematografica girata a Ravenna dal regista Marcello Aliprandi, con Sydne Rome come attrice protagonista.