Nelle lande della provincia di Parma, avvolta dalla nebbia che sussurra le leggende del passato, sorge maestosa la rocca Meli Lupi di Soragna. Come un gigante di pietra, il maniero medievale si erge fiero nel cuore della città, testimone silenzioso di secoli di storia e intrighi nobiliari.
I principi Meli Lupi, sovrani del principato di Soragna, custodi del castello dall’alba dei tempi fino alla frusta del destino scagliata dall’imperatore Napoleone Bonaparte nel 1805 che ne abolì il feudalesimo, avevano plasmato quel luogo in una dimora nobiliare che ancora oggi incanta i visitatori con le sue straordinarie bellezze.
Rocca Meli Lupi di Soragna
Simmetrico e imponente, il castello si dispiega su una pianta quadrata, con quattro torri angolari a custodia e una quinta torre, slanciata come un’antica sentinella, a sorvegliare l’ingresso principale. Il fossato asciutto, profondo e misterioso, avvolgeva tre lati della fortezza, aggiungendo un’aura di mistero alla sua imponenza.
I cancelli del castello, una volta riservati solo ai nobili e ai loro ospiti più prestigiosi, si aprono oggi al pubblico, accogliendo viandanti e curiosi nel circuito dei castelli dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.
Ogni angolo del castello custodisce segreti e storie del passato. Il cortile centrale con il suo porticato, la Sala del Baglione intrisa di storia, la Sala Gialla che riecheggia ancora dei festini nobiliari, la Camera della Sposa dove il tempo sembra essersi fermato, la Sala del Bocchirale con le sue mura che parlano di antichi banchetti e intrighi di corte.
Ma tra le mura di pietra, si cela una presenza più oscura e misteriosa. È la leggenda di Cassandra Marinoni, nota come Donna Cenerina, che ancora oggi affascina chiunque ne senta parlare.
Cassandra Marinoni della la Cenerina
La Storia ci racconta che Cassandra era la moglie di Diofebo II Meli Lupi, e il 18 giugno 1573, si trovava a Cremona in visita alla sorella, quando improvvisamente, a seguito di una lite tra Lucrezia e suo cognato Giulio Anguissola, per futili motivi economici, vennero entrambe pugnalate a morte.
Cassandra spirò il giorno seguente nella rocca di Soragna. Il delitto, rimasto impunito, gettò un’ombra oscura sulla famiglia nobiliare, e si dice che il fantasma di Cassandra ancora oggi si aggiri tra le mura del castello.
Si racconta che il suo spirito si manifesti in occasioni speciali, talvolta per annunciare la imminente morte di uno dei discendenti dei Meli Lupi o quando gli ospiti della rocca non le sono graditi. La sua presenza è accompagnata da fenomeni inspiegabili e inquietanti: porte che sbattono improvvisamente, rumori provenienti da stanze vuote, scricchiolii sinistri nell’aria e vetri che si frantumano senza apparente motivo.
Chi ha avuto modo di incontrare il fantasma di Donna Cenerina lo descrive come un’apparizione eterea, una figura pallida avvolta da un lungo abito a strascico grigio, i capelli biondo cenere che incorniciano un volto dagli occhi azzurri penetranti. La si vede passeggiare silenziosamente per i corridoi del castello, o seduta con grazia su una poltrona nella Sala degli Stucchi, come se ancora attendesse una giustizia mai giunta.