Nel cuore del Lazio, tra le dolci colline della provincia di Viterbo, svetta il maestoso Castello di Gallese, noto anche come Palazzo Ducale di Gallese. Posizionato su un’alta altura tufacea, a 135 metri sul livello del mare, questo imponente complesso fortificato domina l’orizzonte circostante con la sua presenza imponente. Le mura che avvolgono il borgo di Gallese, con un solo ingresso, testimoniano la sua cruciale importanza strategica nel corso dei secoli, offrendo una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.

Gallese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le sue radici affondano nel XII secolo, quando era una rocca medievale destinata a presidio militare. Attraverso i secoli, il castello ha subito numerosi rimaneggiamenti e ampliamenti, passando di mano in mano tra diverse famiglie nobiliari. L’attuale aspetto del castello è il risultato di una ristrutturazione avvenuta nel Cinquecento, che gli ha conferito un’elegante veste rinascimentale.

Il castello si sviluppa intorno a un nucleo centrale, cinto da un recinto fortificato adornato da torri e bastioni. All’interno di questo nucleo, si trovano il sontuoso palazzo ducale, la suggestiva cappella ducale, il giardino pensile e vari altri edifici di servizio. Il palazzo ducale è un autentico capolavoro architettonico, con sale decorate con sontuosi affreschi e dettagli preziosi.

Oggi, il Castello di Gallese è una dimora storica privata aperta al pubblico, che accoglie visitatori desiderosi di immergersi nella sua ricca storia. Le visite guidate consentono di esplorare gli interni del palazzo, passeggiare tra i giardini pensili e ammirare la splendida vista panoramica sulla valle del Tevere. Inoltre, il castello offre un’atmosfera suggestiva per matrimoni, convegni ed eventi speciali, offrendo ai suoi ospiti un’esperienza indimenticabile tra le antiche mura cariche di fascino e mistero.

una delle sale interne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All’ombra delle possenti mura del Castello si cela una storia avvolta nell’oscurità dei tempi, una narrazione di amore tradito e vendetta implacabile che risuona ancora tra le pietre millenarie.

Era il lontano 1559, un’epoca segnata dal potere e dall’intrigo, quando i Carafa regnavano sovrani su Gallese. Giovanni Carafa, duca di Paliano, e il suo fratello, il cardinale Carlo Carafa, furono esiliati dalla potente Roma per una vicenda scabrosa che scosse le fondamenta della famiglia. Costretto a rifugiarsi nel castello, Giovanni portò con sé la sua giovane moglie, Violante Diaz Garlon, nota per la sua bellezza straordinaria, l’intelligenza e il suo spirito acuto.

Ma l’esilio non portò pace alla coppia. In quel contesto di esilio e sospetto, Violante si avvicinò a Marcello Capece, un affascinante giovane capitano inviato a Gallese per comandare la guarnigione. Fu un legame proibito, nascosto tra le ombre delle torri, che alimentò la gelosia di Giovanni.

Una notte fatale, il sussurro di una dama di compagnia traditrice portò la furia del duca Carafa nella stanza della moglie. Lì trovò Violante, innocente ma colpevole agli occhi della sua gelosia, circondata da alcune carte, la sua cameriera personale e dalla presenza di Marcello Capece. Marcello fu arrestato e portato al processo, mentre Violante fu condannata a una sorveglianza stretta e crudele.

Ma il furore di Giovanni non si placò con l’arresto di Capece. Nelle settimane seguenti, il castello fu scosso da ulteriori tragedie. Prima Marcello Capece cadde sotto la lama vendicativa del duca, poi Diana Brancaccio, la dama di compagnia colpevole di aver sussurrato il tradimento all’orecchio di Giovanni, incontrò lo stesso destino crudele.

La tragedia culminò nell’esecuzione di Violante, anche se incinta di sei mesi, strangolata dal fratello il duca d’Alife, mandato dal marito, nell’ombra dell'”Amore tragico” una camera del castello così chiamata oggi, una stanza che racchiudeva la passione e il dolore di una vita spezzata. Ma la giustizia dei potenti fu breve, e presto i Carafa furono portati di fronte alla legge per i loro crimini. Il 4 marzo 1561, Giovanni e Carlo Carafa, insieme al duca d’Alife e a Leonardo di Cardine, pagarono con la vita per i loro peccati.

Violante Diaz Garlon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Così, tra gli antichi muri del Castello di Gallese, si consumò una tragedia che risuona ancora nei secoli. Amore e odio, potere e vendetta si intrecciarono in una danza fatale, macchiando l’onore di una famiglia nobile e segnando per sempre le pietre del castello con il ricordo di un passato oscuro.

Il fantasma di Violante fu visto in epoche diverse da molte decine di persone, è stato descritto come una figura non molto alta di statura, ma aggraziata di forme e di movimento, volto di un ovale delicato, quasi infantile, occhi scuri dallo sguardo un poco velato. Una deliziosa figura femminile che esercita una attrazione indefinibile. Alcuni sensitivi sono riusciti a sentire la sua voce molto dolce da cui parte un fascino sottile e possente e questo fa comprendere come ella irretisse i giovani corteggiatori senza che se ne accorgessero, deliziati da un incanto che li avvinceva.

il Castello di Gallese è una tappa da non perdere se vi trovate a visitare la Tuscia. È un luogo affascinante che vi permetterà di immergervi in un glorioso passato fatto di intrighi, leggende, potere ed infinita bellezza scoprendo un altro piccolo angolo di squisita campagna laziale.

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Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Lazio
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Ticket : Biglietti e prenotazioni Adulti e Ragazzi oltre i 15 anni – 15€ Ragazzi e Bambini dai 5 ai 15 anni – 10€ Bambini fino ai 5 anni – Gratuito
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Da Verificare
Raggiungibilità : In auto
Servizi : Guida Turistica, Guida Turistica
Servizi Igienici : Accessibili
Email : info@castellodigallese.com
Note : Le visite sono guidate e hanno un tempo stimato di circa un’ora, è possibile prenotare in base alle fasce orarie presenti sul calendario. Ogni fascia oraria ha una disponibilità limitata di visitatori.In seguito alla prenotazione online, il biglietto dovrà essere pagato in contante, in loco, il giorno della visita guidata presso gli operatori di turno
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