Nel cuore del Montefeltro, fra le sinuose colline della provincia di Rimini, si erge imponente la Rocca di Maiolo, anche conosciuta come Maioletto. Questo antico baluardo medievale, posizionato su un imponente masso di arenaria, domina la pittoresca valle del Marecchia, rappresentando uno dei simboli più emblematici di questa terra ricca di storia.

Rocca di Maiolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La saga di questa rocca inizia nell’arco del IX secolo, quando venne eretta per mano dei monaci benedettini dell’abbazia di Sant’Arcangelo di Romagna. Nel corso dei secoli, la sua storia fu intrecciata con le vicende di nobili famiglie, passando di mano in mano tra i Malatesta, i Montefeltro e i Faggiolani.

La notte del 29 e 30 maggio del 1700 segnò un capitolo oscuro nella storia della Rocca di Maiolo. Una tempesta improvvisa e devastante provocò una frana che non solo danneggiò gravemente la rocca, ma cancellò anche il borgo sottostante. Si dice che la calamità sia stata scatenata da un diluvio persistente protrattosi per ben 48 ore.

La leggenda, avvolta in un’aura di mistero e suggestione, narra che la frana fosse in realtà una punizione divina per un insolito “ballo angelico” tenuto all’interno delle mura del castello. Questo particolare ballo, chiamato così perché i partecipanti, giovani e vecchi, donne e uomini, vi prendevano parte completamente nudi e senza alcun pudore, rifletteva la stessa innocenza degli angeli.

Le festività si svolgevano nelle stanze del castello, immerse in atmosfere trasgressive scandite da canti e risate. In una di queste notti di festa, un angelo apparve tra i danzatori, ammonendo con fermezza di porre fine a quel rituale, altrimenti l’ira divina si sarebbe scatenata. Nemmeno i sinistri stridii di una civetta posata su una finestra riuscirono a dissuadere gli abitanti del castello.

Il ballo prosegui frenetico, scatenando una serie di eventi catastrofici. La rocca iniziò a tremare, un fulmine colpì la montagna che sorreggeva il castello, aprendo una voragine che inghiottì letteralmente la struttura. Il paese sottostante fu travolto e sepolto sotto il fango, lasciando dietro di sé solo morte e desolazione.

Una delle Torri rimaste del Castello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi, della maestosa Rocca di Maiolo sopravvivono soltanto alcuni ruderi, fra cui due torrioni poligonali e parte delle mura. I visitatori possono esplorare questi avanzi che, nonostante il passare dei secoli, offrono ancora una vista panoramica mozzafiato sulla valle del Marecchia. Da qui, lo sguardo spazia dalla Valle dell’Alpe della Luna fino al mare Adriatico, contemplando il piccolo paese di Maiolo, ricostruito non lontano dal luogo originario, dove oggi vivono circa 800 anime, testimoni silenziosi di una storia avvolta nel mistero e nella leggenda.

 

 

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Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Luoghi / Castelli
Ubicazione : Europa / Italia / Emilia-Romagna
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Rudere
Accesso con Animali : Consentito
Accesso con Disabilità : Non Accessibile
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi Igienici : Non Accessibili
Note : Indossare abbigliamento e scarpe adatti ad una scampagnata. Consigliati scarponi da Trakking.
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