La Piramide Cestia, conosciuta anche come Piramide di Caio Cestio o Sepulcrum Cestii in latino, è un monumento funerario romano a forma di piramide in stile egizio costruito tra il 18 e il 12 a.C. Si trova nelle immediate adiacenze di Porta San Paolo ed è oggi inglobata nel perimetro del posteriore cimitero acattolico, eretto tra il XVIII e il XIX secolo.
Questo maestoso monumento fu eretto come tomba per Gaio Cestio Epulo, membro dei septemviri epulones, e presenta un’altezza di 36,40 metri con una base quadrata di circa 30 metri di lato. La piramide è realizzata in calcestruzzo, con una cortina di mattoni e rivestita di pregiato marmo di Carrara. La sua costruzione fu incredibilmente rapida, completata in soli 330 giorni o forse anche meno, come indicato nella disposizione testamentaria di Gaio Cestio, che prescriveva l’innalzamento della piramide entro quel termine, pena la perdita dell’eredità. Gli eredi, desiderosi di rispettare il volere del defunto, riuscirono addirittura a completare il monumento in anticipo rispetto alla scadenza prevista.
L’interno della piramide ospita un’unica camera sepolcrale di dimensioni 5,95 × 4,10 metri e alta 4,80 metri. Le pareti della camera sono state dipinte in stile pompeiano, ma purtroppo la statua del defunto che doveva essere posta sul fondo della camera è andata persa nel tempo a causa delle intrusioni di tombaroli in cerca di tesori.
L’influenza egizia nella costruzione della Piramide Cestia è evidente, e la sua forma più slanciata rispetto alle piramidi di Giza è resa possibile grazie alla resistenza strutturale del calcestruzzo utilizzato dai romani.
Durante il medioevo, la Piramide Cestia veniva erroneamente identificata come “sepolcro di Remo”, associandola a un’altra piramide chiamata “meta Romuli”, ormai scomparsa. Nel corso dei secoli, il monumento fu oggetto di spoliazioni, ma sopravvisse principalmente perché fu inglobato nelle Mura Aureliane e divenne un bastione della cinta muraria.
Nel XVIII secolo, ai piedi della piramide, fu istituito un cimitero per stranieri non cattolici morti a Roma, noto come “Cimitero degli Inglesi”, che rimase in uso fino al XIX secolo.
La Piramide Cestia è stata oggetto di interesse e ammirazione da parte dei viaggiatori, in particolare nel Seicento, e ha continuato a ricevere attenzione e manutenzione conservativa anche durante il potere temporale dei pontefici.
Oggi, questo affascinante monumento continua a essere un’importante attrazione storica e archeologica di Roma, testimoniando l’incontro tra la cultura romana e quella egizia durante l’antichità. La sua presenza accanto al cimitero acattolico aggiunge un elemento di curiosa ecletticità all’interessante panorama culturale della città eterna.