La Bella Addormentata di Venezia

Venezia , Isola di San Michele qui incontriamo la leggenda della Belle Addormentata di Venezia.

Il suo nome era Sofia Kailenskaya, ma comunemente era conosciuta come Sonia. La sua storia ha avuto inizio nel 1885 nel villaggio di Zabomzhevka, in Russia. È nata il 20 febbraio e si è spenta a Venezia nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 1907, a soli 22 anni, nella stanza dell’Hotel Danieli.

In quella notte, Venezia era immersa in una festa sfavillante. Il rinomato Carnevale veniva celebrato con sontuosi balli in maschera e abbondanza di bevande alcoliche.

Retrocedendo nel tempo, possiamo esaminare la storia come è stata tramandata. Un po’ prima, durante un viaggio in treno, Sonia ha incontrato un conte e una contessa, anche loro russi, che l’hanno ospitata per un po’ a Parigi. In un momento successivo, durante una festa a Parigi, Sonia ha avuto un incontro privato con un certo Edoardo Garcia, senza comunicarlo alla contessa e senza presentare Edoardo come ospite. Irritata da questo comportamento, la contessa ha inscenato un piano con una cameriera, accusando Sonia di furto di gioielli e portando all’arresto della giovane. Tuttavia, non sono state trovate prove a sostegno delle accuse, e Sonia è stata rilasciata. Dopo il rilascio, spaventata e disorientata, Sonia ha cercato aiuto e conforto dalla persona in cui aveva fiducia, Edoardo. Ma per sua sorpresa, ha scoperto Edoardo a letto con la contessa e la stessa cameriera che l’aveva accusata.

In preda alla disperazione e all’amarezza, Sonia è fuggita alla stazione e ha preso il primo treno per l’Italia. In qualche modo, è arrivata a Venezia. Durante il suo viaggio, o forse già in città, ha procurato del laudano, un composto di alcol e oppio utilizzato come narcotico per alleviare il dolore. Tuttavia, dosi superiori a 5 grammi al giorno potevano essere fatali.

Mentre si dirigeva verso l’Hotel Danieli a Venezia, Sonia aveva ancora il pensiero di Edoardo. Casualmente, giunta a Venezia Sonia, incontrò un giovane di nome Carlos, questi affascinato dalla sua straordinaria bellezza le chiese se avrebbe potuto rivederla  il giorno successivo, e Sonia accettò di incontrarlo all’Hotel Danieli dove risiedeva. Carlos è arrivato puntualmente la mattina successiva in albergo, chiese alla cameriera di essere annunciato a  Sonia della sua presenza. Tuttavia, dopo aver bussato ripetutamente alla porta della camera senza ottenere risposta, decisero di forzare la porta ed entrare. Trovarono Sonia riversa sul letto, con in dosso una camicia da notte e con una rosa rossa sul petto. Una mano penzolava dal letto, mentre nell’altra teneva la foto di Edoardo. Sul comodino c’erano due flaconi di laudano vuoti.

Lapide della Bella Addormentata di Venezia

Ed è così che Sonia è morta, tranquillamente nel sonno, inconsapevole. Da quel giorno, riposa nella città di Venezia, nel cimitero di San Michele. Poco dopo la sua morte, fu eretta una lapide in sua memoria, forse Carlos stesso la volle ricordare cosi come la vide l’ultima volta in quella stanza di albergo: una statua a grandezza naturale che la ritrae distesa a letto in camicia da notte, dormiente. La mano destra della statua è stata levigata nel tempo a causa delle carezze ripetute da parte dei visitatori che si avvicinano. Ogni tanto, qualcuno porta una rosa rossa e la posa sul petto di Sonia, proprio dove lei teneva quella rosa quando ha deciso di porre fine alla sua vita per amore.

Complesso funebre Isola di San Michele

In ogni caso, una visita all’Isola di San Michele e al suo complesso funerario, con il dovuto rispetto per chi riposa li, offre un’opportunità affascinante per riflettere sui grandi misteri della vita e della fede.

Curiosità: Nel complesso sono sepolti diversi artisti e personaggi illustri come ad esempio il Noto Pittore contemporaneo Emilio Vedova.

Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein

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