Nel cuore del centro storico di Fara in Sabina, si erge il Duomo, noto come la Chiesa di Sant’Antonino Martire. Questo edificio sobrio ma affascinante è intriso di eleganza, storia e leggenda. Costruito tra il 1501 e il 1506 come Collegiata, divenne la residenza di un collegio di canonici, sopra i resti di una chiesa del XIV secolo, oggi nascosta nel sottosuolo.

All’interno del Duomo si conservano opere d’arte di grande valore. Tra queste, spicca il dipinto “Gesù Crocifisso tra la Vergine, San Giovanni e la Maddalena”, attribuito alla scuola di Guido Reni, che risale al 1716. Un’altra opera notevole è la statua lignea settecentesca di Sant’Antonino, con il volto e le mani ricoperte d’argento.

Chiesa di Sant’Antonino Martire o Duomo di Sabina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tuttavia, l’opera più enigmatica è un crocifisso del XVII secolo, realizzato con materiali insoliti come cuoio, paglia e altre fibre vegetali. Secondo la tradizione, questo crocifisso è rivestito in pelle umana, ricavata da un brigante giustiziato, e sarebbe stato creato da un frate cappuccino come atto di penitenza per un grave peccato. Anche i capelli, o meglio lo scalpo, sono veri, e le gambe sono riempite di paglia. Si crede che per evitare il deterioramento e per celare le nudità del Cristo, la pelle sia stata dipinta di bianco.

Un recente ritrovamento, risalente ad una decina di anni fa, ha gettato nuova luce su questo mistero. Un volume, anch’esso rilegato in pelle umana, menziona il crocifisso. Si ipotizza che la pelle possa provenire da padre Henry Garnet, un gesuita impiccato nel 1606 a Doncaster, in Inghilterra, accusato di complicità nel complotto delle polveri di Guy Fawkes, che mirava a far esplodere il Parlamento inglese e uccidere il protestante King James I. Dopo la morte, Garnet sarebbe stato scuoiato e la sua pelle utilizzata per il crocifisso e la rimanente, per foderare la copertina del tomo stesso. Il libro, che narra la cospirazione e il tradimento dei congiurati, fu venduto all’asta a Doncaster per 5.400 sterline (circa 7.600 euro).

Crocifisso in Pelle Umana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante queste scoperte, l’origine precisa della pelle e le circostanze della creazione del crocifisso rimangono avvolte nel mistero. Non esistono documenti storici che ne attestino con certezza la provenienza o l’autore.

Il crocifisso di Fara Sabina ha suscitato molte reazioni nel corso dei secoli. Per alcuni è un’opera d’arte macabra e inquietante; per altri, una potente rappresentazione del sacrificio di Cristo. In ogni caso, rappresenta un’opera d’arte unica e controversa, che invita a riflettere su temi di morte, sacrificio e religione. La sua storia enigmatica e la sua realizzazione inquietante attraggono visitatori affascinati dal macabro e dall’insolito.

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Oggetti
Ubicazione : Europa / Italia / Lazio
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Parziale
Raggiungibilità : In auto
Servizi Igienici : Da Verificare
Telefono : 0765277270
Note : Per visite contattare la diocesi
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