Un’antica leggenda giapponese racconta del pesce remo, presagio di terremoti. Gli animali possono prevedere i sismi? Uno studio scientifico analizza la correlazione.
Un’antica leggenda narra di un pesce apocalittico che, negli ultimi anni, ha iniziato a emergere di nuovo. Secondo le antiche leggende giapponesi, avvistare questo raro animale – in realtà un pesce remo – è considerato un presagio di terremoti e tsunami. Questo pesce osseo, il più lungo del mondo con una lunghezza stimata fino a 15 metri (50 piedi), è oggetto di numerose leggende e viene associato alle antiche storie sui serpenti marini.
I pesci remo di solito vivono a profondità di circa 200 metri (656 piedi), ma sono stati avvistati anche a 1.000 metri (3.280 piedi), rendendo raro l’incontro con gli esseri umani e aumentando il loro mistero e fascino. Nella mitologia giapponese, questa creatura è chiamata “ryugu no tsukai”, ovvero il “messaggero dal palazzo del dio drago marino”, e si dice che emerga in superficie per avvertire gli abitanti della terra dei terremoti imminenti.
Negli anni 2010, dopo vari terremoti e tsunami mortali, questa antica leggenda è stata riportata in auge. La credenza che gli animali possano comportarsi in modo insolito prima dei terremoti, o che possano percepire l’arrivo di tali eventi, risale addirittura al 373 a.C., quando lo storico greco Tucidide scrisse che cani, ratti, serpenti e donnole abbandonarono la città di Helice giorni prima di un terremoto fatale.
Altri resoconti storici raccontano di animali che si comportavano in modo strano prima dei terremoti. Ad esempio, poco prima di essere colpiti, buoi e mucche iniziavano a mugghiare, pecore e capre belavano, cani ululavano, oche e polli si agitavano, cavalli si agitavano nelle stalle e gatti si nascondevano o erizzavano il pelo. Anche conigli, talpe, uccelli, pesci, formiche, rettili e locuste mostravano comportamenti insoliti.
Alcuni cani, pochi minuti prima del terremoto, svegliavano i loro padroni abbaiando e tirandoli, come se volessero avvertirli del pericolo imminente, permettendo a diverse persone di mettersi in salvo.
Tuttavia, il problema con queste storie è che si basano su osservazioni retroattive e non forniscono una base scientifica solida. Gli incontri con i pesci remo, sebbene rari, avvengono a volte senza correlazione con terremoti, ma talvolta vengono avvistati poco prima di un evento sismico.
Sarebbe estremamente utile poter prevedere eventi catastrofici basandosi sui movimenti dei pesci, anche se ciò non è attualmente plausibile. Uno studio condotto da un team di scienziati ha esaminato i record degli avvistamenti di pesci delle profondità e i grandi terremoti, scoprendo che su 336 avvistamenti e 221 terremoti, solo un avvistamento poteva essere correlato a un evento sismico. Pertanto, gli scienziati hanno concluso che “è difficile confermare l’associazione tra i due fenomeni”.
Fonte: Scienzenotizie.it
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