Massi allineato come nel più grande sito inglese. Il direttore dell’ente di gestione del parco archeologico: “Rinvenuti un altare e tracce di fuochi: è un luogo unico”
Darfo Boario Terme, 9 giugno 2024 – Una Stonehenge bresciana, un sito preistorico, dove il fuoco era onnipresente, dedicato al culto di divinità sconosciute scomparse nei meandri di un passato antichissimo. A Darfo Boario Terme, tra i monti che si ergono a picco sulla città camuna, con il Dezzo da una parte e il fiume Oglio dall’altra, sorge quella che nel 1982 in uno studio attento fu battezzata la “Collina Sacra“ dall’archeologo Emmanuel Anati, uno dei più preparati studiosi delle incisioni rupestri camune, che hanno reso la Valcamonica e i suoi parchi ricchi di rocce istoriate il primo patrimonio Unesco Italiano.
Quello che quasi nessuno sa è che nel cuore di quell’altura esiste quella che potrebbe essere considerata una piccola “Stonehenge bresciano-camuna“, composta da un tempietto votivo fatto da pietre (ora cadute) e da un altare all’aria aperta. Le dimensioni, rispetto a quelle del celebre sito archeologico inglese, sono assai ridotte.
“Proprio partendo dall’ipotetico tempietto, la collina dove ci troviamo è stata definita sacra dal professore Anati. Ma vi sono anche altri elementi curiosi che contribuiscono alla sua definizione e che non hanno spiegazione funzionale – continua Patarini –. Vi sono tratti di mura megalitiche che non hanno funzione abitativa. Il colle è chiuso da due fiumi, sopraelevato come accadeva per il luogo sacri”. A Luine, oltre a moltissime coppelle votive ci sono molte marmitte dei giganti, ovvero profonde depressioni a forma di pozzo nelle rocce non dovute alla mano umana, che nella preistoria avevano un significato religioso.
Vicino a una depressione nella roccia dove c’è quasi sempre acqua, per esempio, si riconosce un “personaggio“ unico in tutta la Valcamonica, con la testa grandissima. Potrebbe essere una divinità dell’acqua o un essere mitologico o chissà che altro, impossibile saperlo, come è impossibile sapere cosa rappresentino le sei figure antropomorfe dalla testa più grande rispetto al corpo in processione che si trovano su una roccia vicina.
A Luine c’è anche la più alta concentrazione di Rose Camune della Valcamonica, e una pozza che potrebbe avere una funzione sacrale.
Di: MILLA PRANDELLI
Fonte: IlGiorno.it
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