Un’altra storia di paranormale negli Stati Uniti.
Amici e amiche del paranormale eccoci di nuovo pronti per una nuova terrificante storia condita di mistero e leggenda. Ci troviamo a Louisville negli Stati Uniti. Qui sorge l’ospedale Wvaerly Hills, aperto nel 1910 per curare i malati di tubercolosi. E’ risaputo che, all’epoca, non esisteva cura alcuna per questa malattia ma alcuni medici pensavano che l’aria fresca ed il sole potessero portare dei benefici. Così molti pazienti venivano portati con i propri letti sul tetto dell’ospedale sia in estate che in inverno. Per i casi più gravi, invece, si sottoponevano i polmoni dei pazienti all’esposizione alla luce ultravioletta per cercare di fermare la diffusione del batterio.
Il Mistero dei fantasmi nel manicomio Waverly Hills
Nel 1961 con la scomparsa della malattia, l’ospedale venne chiuso ma venne riaperto un anno dopo come ospedale psichiatrico. I pazienti venivano sottoposti a strazianti torture tra cui la “terapia” dell’elettroshock, somministrazioni quotidiane di “cure” a base di sevizie e aggressioni fisiche. Nel 1982 a causa di tagli sul personale e sui fondi l’ospedale venne definitivamente chiuso. Nell’ospedale, avvennero oltre 9000 morti.
Ad oggi è possibile visitare l’edificio abbandonato sia di giorno che di notte. Particolare timore lo attira il “Tunnel della morte”, una linea ferroviaria sotterranea costruita per trasportare gli infermieri da casa all’ospedale. L’aumento di morti negli anni ha portato ad utilizzare questo spazio anche come fossa comune per disperdere i cadaveri.
Il Mistero dei fantasmi nel manicomio Waverly Hills
Un’altra zona che si può visitare all’interno dell’edificio è la stanza 502 che si trova al quarto piano. Si racconta che nel 1928 in questa stanza si suicidò impiccandosi un’infermiera di 29 anni. La donna era incinta, non sposata, ed è probabile che la gravidanza fosse la conseguenza di un abuso subito da parte di qualche medico. Sempre in questa stanza nel 1932 si suicidò un’ altra infermiera gettandosi dalla finestra e, qualche mese dopo, un’altra si sparò un colpo di pistola in bocca. Sulle pareti è ancora oggi possibile vedere le tracce di sangue.
Una leggenda, narra inoltre, che nella lavanderia morì una bambina di 6 anni. Secondo la leggenda la bambina, per sfuggire alle sevizie, si nella lavatrice ma un’infermiera “sbadatamente” l’attivò e la piccola morì nel cestello. Da allora, molti raccontano di aver visto dalle finestre del terzo piano una bambina intenta a fissare il muro e ancora nei pressi della stanza 502 c’è chi ha immortalato il fantasma di una donna. Nel 2001 la struttura venne acquistata da un amante del paranormale che ne ha fatta una vera e propria attrazione per chi vuole vivere un’esperienza da brividi.
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