
di Drena, è situato a sud-est di Trento verso Riva del Garda alle porte di Arco.

Castello di Drena – Corte Interna
Questa leggenda, racconta di Carlo Magno, re dei Franchi, nel 775, diede a uno dei suoi cavalieri di Saint Jean di origini della Gallia Belgica, i castelli di Massone-Varignano, Riva, Drena e Dro; e seguendo questa leggenda si deve a lui la discendenza del casato dei Sejano, i quali rimasero i feudatari di questi possedimenti per moltissimo tempo. Arrivati nel 1175 il Castum Drenae fu venduto da Bartolomeo Sejano ad Odorico d’Arco per 240 lire d’argento. Molti anni passano e il castello viene ampliato e trasformato più volte, finche nel 1703, durante la guerra di successione spagnola, per mano del Duca Vendòme e le sue truppe Franco-Spagnole, assediano e bruciano il castello.
I primi insediamenti sono più antichi però, risalgono addirittura all età preistorica, ipotizzando che le origini del forte, dove lo troviamo oggi, cominciassero proprio sopra un precedente “Castelliere” dell’età del Bronzo, evolvendosi poi in fortezza medioevale di stile romanico.
A confermare questa tesi sono stati i lavori di ampliamento della provinciale del 1984, che fecero rinvenire i resti di un insediamento dell’età del Bronzo.

Mappa del Castello
Una volta arrivati al castello si possono notare, La torre di guardia, la corte d’arme, le scuderie, i magazzini, il Palazzo Comitale, la chiesa di San Martino e la cisterna dell’acqua con la volta a botte. Più in basso si trova il prato della Lizza, circondato e racchiuso dai muri merlati, mentre al centro di tutto domina il complesso del Mastio, del XII secolo dal quale, una volta raggiunta la vetta si potrà ammirare un panorama mozzafiato e vedere il “Deserto delle Marocche”.*
Numerose sono le leggende legate al nostro castello:
Il diavolo e il Vangelo
Questa leggenda racconta che gli enormi tesori della famiglia D’Arco, siano ancora nascosti tra le rovine del castello e che queste ricchezze, siano tenute di guardia dal Diavolo in persona. La leggenda continua dando alcune dritte per cercare di recuperare questo tesoro e spiega di recarsi al tramonto nel prato del castello, portando con se il vangelo per poi cominciare a recitare le sue pagine aspettando poi l’apparizione del Diavolo che nascosto sotto le innocue sembianze di uno spiritello vestito di rosso il quale cederà senza troppe storie il tesoro in cambio dell’anima di chi ne facesse richiesta.
Il passaggio segreto con “Castel Sejani”
Un altra leggenda narrerebbe che dal castello di Drena esistesse un percorso sotterraneo che attraverserebbe tutta la Valle del Salagone e arriverebbe sotto Castel Sejano, oggi poco più di un rudere, immerso nella fitta vegetazione, sopra Bolognano di Arco .
Ed infine, ma non per ultimo, racconteremo quello che accadde a due donne, in visita al castello, nel settembre del 1968.
Si racconta che due donne, durante una visita di piacere ai ruderi del castello si trovarono tutto ad un tratto avvolte da una sorta di fitta nebbia, talmente fitta da non poter distinguersi luna dall’altra e nel giro di pochi minuti questa nebbia comincio a dissolversi e con grande stupore, man mano che la nebbia spariva, i ruderi del castello invece ritornavano ai vecchi splendori, le donne lo interpretarono come un viaggio nel tempo a ritroso, fino a tornare 1400 all’epoca del suo antico splendore. raccontarono di aver visto popolani dell’epoca, uomini d’arme sui camminatoi di ronda e infine videro arrivare un ragazzo e una ragazza legati per le mani a due armigeri. Da li a poco l’assembramento si trasformò in una specie di tribunale fantasma, il quale condannò a morte i due giovani per impiccagione e subito dopo la sentenza tutto si dissolse nella stessa identica maniera che il tutto era cominciato, lasciando le due donne esterrefatte guardarsi in faccia da quello che era loro capitato. Una volta riprese da questa esperienza paranormale le due donne, cominciarono ad indagare sull’accaduto e scoprirono che nel 1910, al di fuori delle mura del castello, furono ritrovati due scheletri, uno di uomo e uno di donna; che siano i corpi dei due malcapitati? Realtà o fantasia questo non lo sapremo mai, ma le coincidenze ci lasciano a bocca aperta.
Curiosità:
*Nell’area delle Marocche si trovano anche delle impronte di dinosauri, facilmente raggiungibili dal parcheggio sulla strada per il lago di Cavedine.

Deserto delle Marocche