Pavia. Nel Comune di Val di Nizza, sulla cima di uno sperone roccioso, che si affaccia sulla valle Staffora come un imponente custode del tempo, svetta il maestoso castello di Oramala. La sua storia, intrisa di vicissitudini e avvolta da leggende e misteri, dona al luogo un’aura enigmatica e fascinosa.
Castello di Oramala
Le prime tracce documentate sul castello risalgono all’anno 976, quando Ugo d’Este lo regalò al vescovo di Pavia. Tuttavia, è nel 1164 che il castello passò nelle mani dei Malaspina, che ne furono i custodi per gran parte della sua lunga storia. Il XII secolo vide il castello raggiungere l’apice del suo splendore, diventando un fulcro di diffusione culturale. In questo periodo, il castello accolse personaggi illustri, tra cui l’imperatore Federico Barbarossa, che vi soggiornò nel 1167. Si narra che, ospitato per una notte (dopo aver deposto il Papa e messo un Antipapa a Roma), affranto dalle avverse condizioni fisiche e meteorologiche, appoggiato al pozzo nel cortile del castello, abbia pronunciato le parole che avrebbero battezzato il luogo: “E’ proprio un ora mala!”.
Federico Barbarossa
Il castello divenne così il testimone di avvenimenti storici, ospitando persino il “Sommo Poeta” Dante Alighieri, in fuga da Firenze, che immortalò i Malaspina nel Purgatorio.
Nel corso dei secoli, il castello subì danni dovuti a guerre, calamità naturali e incuria. Nel XX secolo, una famiglia privata lo acquistò e intraprese un ambizioso progetto di restauro, riportando l’antica struttura al suo antico splendore. Oggi, il castello di Oramala è una fiorente attrazione turistica, visitabile da giugno a ottobre attraverso guide che narrano la sua storia e le leggende che lo circondano.
Ma il castello non è solo storia e bellezza architettonica, è anche teatro di leggende e misteri che permeano le sue mura come una fitta nebbia avvolgente.
Cartolina Storica
Tra le leggende più celebri spicca quella del fantasma di una donna, vittima di un marito geloso durante la guerra, che ancora si aggira nel castello in cerca del suo assassino. Strane voci e rumori, simili a quelli di battaglie passate, si avvertono soprattutto durante i mesi invernali e autunnali.
Una maledizione, che si manifesta ogni 25 anni, sembra gettare un’ombra sinistra sul castello. Episodi di sangue si sono verificati nei pressi o all’interno delle sue mura, come a ribadire la presenza di una forza misteriosa che si scatena periodicamente. Nel XX secolo, due incidenti tragici sembrarono confermare questa maledizione: la morte di una ragazza che giocava tra i ruderi precipitò dalla torre e un uomo perse la vita, forse a causa di un malore, ai piedi del castello.
Un’altra leggenda avvolge il castello; sembra che ogni 25 dicembre, a mezzanotte proprio in quel momento, nella terza sala della torre, si accende una luce che persiste per alcune ore prima di spegnersi. Si dice che questo fenomeno sia causato dagli spiriti di Federico Barbarossa, del marchese Obizzo Malaspina e di sua moglie, che si riuniscono per un cenone natalizio in una sala chiusa.