Vicino a Cortenova in provincia di Lecco, possiamo imbatterci in un palazzo davvero interessante; stiamo parlando di Villa de Vecchi, conosciuta ai più come “La Casa Rossa”.
La Villa fu commissionata da Felice de Vecchi nel 1854 all’architetto Alessandro Sidoli esperto di architettura eclettica; questa richiese tre anni di duro lavoro, ma l’architetto non riuscì a vedere il completamento della sua opera, poiché morì in circostanze misteriose. Forse l’appellativo di casa rossa gli fu attribuito per via del materiale principale di costruzione; l’arenaria rossa presente in abbondanza nelle aree circostanti o alla tinteggiatura esterna dell’edificio.
Per il tempo, la villa incorporava ogni sorta di comodità, persino un montavivande che attraversava tutta la casa, dai sotterranei, dove erano collocate lavanderia, cucine, varie dispense per cibi e bevande e poi sopra ad esse al piano terra attraversava le camere da pranzo e le stanze degli ospiti per poi salire al primo piano dove incontrava le stanze padronali ed infine al secondo piano dove vi erano gli alloggi della servitù.
La casa era servita anche da un sofisticatissimo intreccio di tubi per il riscaldamento ai piani e addirittura di un osservatorio astronomico al secondo piano che però non venne ultimato per non si sa quale motivo.
Come ogni sontuosa villa che si rispetti, Villa de Vecchi aveva anche un florido ed esteso parco di 130.000 metri quadrati che circondava la villa, questo sembra fosse davvero suggestivo incastonato in una cornice paesaggistica davvero mozzafiato, ricco di piante ed alberi anche esotici, dove al suo interno era presente una meravigliosa fontana della quale non vi rimane traccia e anche la casa del custode.
Stando ai vari racconti e leggende che coinvolgono Villa de Vecchi, sembra che qui vi dimorò nel primo dopoguerra e per diverso tempo, come gradito ospite, anche Aleister Crowley, noto occultista e satanista di quei tempi, che organizzò nella villa, diversi esperimenti di spiritismo e rituali orgiastici.
Secondo alcune testimonianze, durante le notti di solstizio d’estate e quello d’inverno si possano udire dentro alle mura della villa, grida e lamenti di una donna; forse l’amante di felice de Vecchi, morta all’interno della villa in circostanze non del tutto chiare o forse sacrificata in uno dei rituali di Mr. Crowley, chi può dirlo! Comunque oltre alle grida, si racconta anche di strani suoni e spettrali melodie udibili anche dall’esterno della villa, eseguite al pianoforte che effettivamente è ancora presente tra le mura della villa, ma ormai completamente distrutto.
Leggenda metropolitana o no!, ormai, Villa de Vecchi si è guadagnata la fama di essere una delle 40 case più infestate al mondo!