Nel cuore del Mar Piccolo di Taranto, in quella regione pittoresca della Puglia, c’è un monumento che conserva racconti di audacia e innovazione, il Vecchio Pontile di lancio e collaudo siluri della Marina Militare di Taranto. La sua storia affonda le radici nel lontano 1892, quando la Regia Marina lo eresse con uno scopo ben definito: testare gli strumenti subacquei rivoluzionari noti come “siluri”, armi destinate a sfidare le profondità marine per colpire navi e sottomarini nemici.

Vecchio Pontile di lancio e collaudo siluri della Marina Militare di Taranto

Questa maestosa struttura in cemento si estende per circa 100 metri nel mare azzurro, sfidando coraggiosamente le onde. Sulla sua superficie, due tubi di lancio emergono come sentinelle eleganti, pronte a scagliare i siluri nell’oceano profondo. Ma il Vecchio Pontile non è solo una piattaforma di cemento; secondo molti Tarantini, è la famosissima casa galleggiante della Fata Turchina di Luigi Comencini.

Vecchio Pontile di lancio e collaudo siluri della Marina Militare di Taranto

Questo imponente pontile è stato il teatro di prove per una vasta gamma di siluri, ognuno con un destino differente. Il celebre siluro Whitehead, un pioniere del suo tempo, ha visto qui i suoi primi giorni di gloria. Il siluro A184 e il moderno siluro MU90 hanno anch’essi danzato in queste acque. Ma il Vecchio Pontile non si è limitato a essere un semplice palcoscenico; è stato l’arena in cui nuovi sistemi di lancio e guida dei siluri sono stati saggiati e perfezionati.

Oggi, il Vecchio Pontile riposa in silenzio, un monumento di un’era passata. Le sue pietre portano con sé la memoria di temerari marinai e scienziati militari. Dichiarato monumento storico dal Ministero della Difesa, questo imponente monumento continua a raccontare la storia della Marina Militare italiana, ma molti, nonostante le assolute certezze storiche, sostengono che sia la Casa della Fata Turchina. Durante il giorno, potrebbe passare inosservata, ma di notte, quando la luna la illumina, diventa affascinante e misteriosa da qualsiasi punto la si osservi, dalla barca o dal Ponte Punta Penna; questa graziosa casetta incuriosisce chiunque la incontri. I tarantini ricordano che negli anni ’70 il regista Luigi Comencini visitò la struttura per girarvi alcune scene de “Le Avventure di Pinocchio”.

Locandina del Film

Anche se la casa nel film è sostanzialmente diversa da questa, i tarantini sono convinti che sia stato proprio questo luogo a ispirare l’abitazione della Fata Turchina, interpretata dalla bellissima Gina Lollobrigida.

Gina Lollobrigida e Pinocchio, foto scena di posa

Niente di soprannaturale, quindi, per questo luogo “incantato”, ma solo il ricordo di qualcosa che ci ha fatto sognare e che ci riporta alla mente con un sorriso, ricordi di quando eravamo piccoli.

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Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Luoghi / Luoghi Abbandonati
Ubicazione : Europa / Italia / Puglia
Accesso : Non Accessibile
Stato di Conservazione : Buono
Accesso con Animali : Non Consentito
Accesso con Disabilità : Non Accessibile
Raggiungibilità : In barca
Servizi Igienici : Da Verificare
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