A Castel Maggiore, nella frazione di Trebbo di Reno, sorge una villa antica, avvolta da un’aura di mistero e leggenda. Questa dimora, al civico 449 di via Zanardi, è conosciuta oggi come Villa Clara, ma per secoli è stata la residenza estiva di Carlo Cesare Malvasia, storiografo d’arte e scrittore vissuto tra il 1611 e il 1693. La villa fu costruita nel Seicento, probabilmente intorno alla metà del secolo, proprio per volere della famiglia Malvasia, un’importante casata bolognese che vantava ricchezze e prestigio.
Carlo Cesare Malvasia, che vi trascorreva le estati, è noto soprattutto per la sua opera Felsina Pittrice, una monumentale raccolta di biografie di artisti bolognesi. La villa, circondata da alte mura che ne proteggevano l’intimità, rimase di proprietà della famiglia Malvasia fino alla seconda metà dell’Ottocento, per poi passare di mano diverse volte.
Il nome “Villa Clara” richiama alla memoria una delle leggende più oscure legate a questa dimora. Clara, secondo le voci tramandate dagli anziani, era la giovane figliastra di uno dei padroni di casa, un discendente dei Malvasia che ereditò la villa nel corso del tempo. La fanciulla, scoperta in atteggiamenti affettuosi con un uomo di rango inferiore, provocò l’ira del suo patrigno, che si sentì profondamente disonorato. In preda a un furioso desiderio di vendetta e di preservare l’onore della famiglia, il patrigno prese una decisione crudele: Clara fu murata viva all’interno della villa, condannata a vivere per sempre tra quelle mura, privata della sua libertà. Si dice che la giovane non abbia mai trovato pace e che, anche dopo la morte, il suo spirito continui a vagare per la casa, piangendo e lamentandosi.
Esiste però un’altra versione della storia, altrettanto inquietante. In questa variante, Clara non era una giovane donna innamorata, ma una bambina dotata di poteri di chiaroveggenza. Nata agli inizi del Novecento, la sua straordinaria capacità di vedere oltre il presente terrorizzò il padre, che allora era il padrone della villa. Spaventato da ciò che non poteva comprendere, l’uomo decise di murare viva la bambina all’interno della villa, nella speranza di spegnere per sempre quel potere oscuro. Anche in questo caso, si narra che l’anima di Clara non abbia mai trovato pace, e che il suo spirito infesti ancora le stanze della casa.
La leggenda di Clara ha attirato l’attenzione di molti, tra curiosi e sensitivi, che nel corso degli anni hanno cercato di svelare i segreti nascosti tra le mura della villa. Nonostante il passare del tempo e il decadimento della struttura, Villa Clara è stata usata per vari scopi, trasformandosi in residenza privata, scuola, e persino centro di riabilitazione. Tuttavia, negli ultimi anni, la villa è stata abbandonata e si trova ora in uno stato di avanzato degrado. Una situazione che ha spinto un’associazione culturale a raccogliere fondi per restaurare la villa e salvarla dal collasso.
Le storie legate a Villa Clara non si fermano alle leggende. Alcuni visitatori giurano di aver udito il suono di un pianoforte, che si dice appartenesse a Clara, riecheggiare tra le stanze vuote della villa. Altri affermano di aver visto figure misteriose aggirarsi nelle ombre o di aver sentito voci e bisbigli tra le antiche mura.
Nonostante il suo stato di abbandono e la decadenza evidente, Villa Clara continua ad attirare visitatori, soprattutto appassionati di esplorazione urbana, affascinati dalla sua storia oscura e dal desiderio di scoprire se davvero, tra quelle mura, si cela ancora lo spirito inquieto di Clara.