La Tor Tonda, o Torre Tonda, è una struttura militare medievale, forse anche più antica, ridotta ormai in rovine e situata a Marter, una frazione di Roncegno Terme nella provincia autonoma di Trento.
Queste rovine consistono in una torre a base rotonda, parzialmente crollata e restaurata nella seconda metà del XX secolo. Di fronte alla torre si trova il ponte della Bastia, che attraversa il Brenta. A breve distanza, nella vicina Novaledo, si erge una struttura coeva e probabilmente con la stessa funzione difensiva, nota come Tor Quadra. Insieme, queste torri costituivano una grande barriera territoriale difensiva. Le prime informazioni documentate della Torre Tonda risalgono al 1346, ma secondo alcuni, potrebbe essere molto più antica, addirittura di epoca romana. La torre restante si trova proprio accanto alla strada che conduce al piccolo borgo, e come ogni antica costruzione, anche questa ha una sua storia misteriosa, tramandata oralmente dagli abitanti del posto per generazioni. Questa è la leggenda del tesoro nascosto sotto di essa, una grande chiesa tutta d’oro massiccio.
Nelle notti di luna piena, secondo gli abitanti, la torre veniva illuminata da fiammelle azzurre che si trasformavano poi in bagliori dorati, simili a zecchini d’oro. Tuttavia, al sorgere dell’alba, tutto spariva nel nulla, lasciando i contadini con il dubbio che queste apparizioni potessero essere la rivelazione di un antico tesoro nascosto nei paraggi della torre. Tesoro che in tanti avevano provato a cercare, ma che nessuno aveva mai trovato.
La conferma della presenza di un tesoro arrivò quando un gruppo di ragazzi, una domenica mattina, incontrò un signore affascinante nei pressi della Tor Tonda, seduto su un tombino di pietra con un grande anello metallico al centro. Intrattenendo i giovani con storie intriganti, l’uomo rivelò di essere il custode di un tesoro sepolto in quel luogo e li invitò a seguirlo. La curiosità dei ragazzi era tanta e decisero di andare con il misterioso individuo attraverso un passaggio segreto svelato da quest’ultimo proprio sotto la pietra dove era seduto.
Nelle profondità della terra, sotto la Tor Tonda, essi scoprirono una straordinaria chiesa interamente plasmata in oro massiccio, la stessa chiesa di cui gli anziani parlavano nei racconti. Tuttavia, l’incanto venne interrotto da un inquietante rumore proveniente dall’altare: un grande caprone nero apparve minaccioso, spaventando i giovani che fuggirono precipitosamente.
Una volta fuori, i ragazzi si accorsero che il gentiluomo e il caprone erano misteriosamente scomparsi. Le voci della scoperta si diffusero rapidamente nel paese, dando vita a progetti di spedizioni per recuperare il tesoro. Tuttavia, il parroco mise tutti in guardia, dichiarando che il tesoro era maledetto e che era custodito dal diavolo in persona sotto forma di caprone.
Il sindaco, invece, non si fece intimorire e decise di affrontare il presunto demonio con l’aiuto divino. Una donna, sospettata di essere una strega, offrì il suo aiuto e la comunità accettò con entusiasmo la sua offerta. Con un rito sacro davanti alla Tor Tonda, la strega pregò il Sommo Spirito per ottenere la protezione necessaria.
Nonostante gli sforzi e le ricerche, la botola segreta e la pietra con l’anello non furono più trovate, e le preghiere non portarono a nulla. Delusi e disillusi, i cercatori di tesori tornarono alle loro case. Da quel giorno, le notti di luna piena non mostrarono più le misteriose fiammelle e i bagliori dorati, lasciando la popolazione immersa in un silenzio deluso.
La Tor Tonda, con le sue rovine suggestive e le leggende affascinanti, continua a essere un simbolo del mistero e della storia medievale del Trentino. Le storie di tesori nascosti, apparizioni spettrali e avventure sotterranee aggiungono un’aura di magia a questo luogo. Anche se le ricerche del tesoro non hanno portato a nulla di concreto, la torre rimane una testimonianza tangibile del passato, invitando visitatori e appassionati di storia a esplorare e immaginare le vicende di un’epoca lontana. Visitare la Tor Tonda significa immergersi in un racconto antico, dove realtà e leggenda si intrecciano, lasciando un’impronta duratura nella memoria di chiunque si avventuri nei suoi dintorni.