Siamo in provincia di Matera, famosa non solo per i suoi Sassi, ma anche per lo spettro della nobile poetessa Isabella Morra.
Isabella nacque nel Castello di Valsinni nel 1520 dove morì all’età di 26 anni, uccisa a colpi di pugnale dai fratelli, quando scoprirono che aveva una relazione contro il volere della casata con Diego Sandoval de Castro, barone di Bollita.
Entrambi gli amanti si dilettavano scrivendo poesie e nel 1542 don Diego pubblicò una raccolta delle sue rime petrarchesche. La corrispondenza tra i due personaggi veniva scambiata attraverso il precettore di donna Isabella, tale Torquato: oggi rimangono solo le lettere che don Diego scrisse a donna Isabella, mentre le risposte di lei sono ignote.
Sembra che i fratelli di Isabella non si fermarono al suo omicidio ma che fecero uccidere anche Don Diego, freddato pochi mesi dopo di lei con tre colpi di fucile durante una battuta di caccia, nei boschi di Noepoli in provincia di Potenza.
Testimonianze sulla storia dei due poeti amanti furono raccolte nel 1928 dal filosofo abruzzese Benedetto Croce, che pubblicò il saggio Storia di Isabella Morra e Diego Sandoval De Castro.
Da allora Isabella si aggira ancora tra le mura del castello, avvolta da un grande mantello con un cappuccio calato a celare il viso, piangendo e singhiozzando.