Il castello del Piagnaro si erge maestoso sulla collina a nord del borgo di Pontremoli, nella provincia di Massa e Carrara. Questo imponente edificio era un tassello fondamentale nel sistema difensivo della città dun tempo, che comprendeva anche mura e torri, proteggendo il borgo medievale sviluppatosi lungo la Via Francigena. Costruito agli inizi dell’XI secolo, il castello ha subito numerose ricostruzioni nel corso dei secoli, in particolare nel Seicento e nel Settecento. Oggi, una parte del castello ospita il Museo delle statue stele lunigianesi e fa parte del circuito dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.
Secondo una leggenda, questo baluardo nasconde e ospita, ormai da secoli, un lupo mannaro.
La leggenda del lupo mannaro, unica nel suo genere, si è diffusa nel territorio di Pontremoli ed è considerata l’unica vera leggenda autoctona della zona, a differenza di altre che si trovano in varie altre regioni di italia e nel mondo. A rendere unica questa storia, come dicevano, sono i versi dialettali del matematico e poeta lunigianese Luigi Poletti, pubblicati nel 1906 sulle pagine del periodico Apua giovane.
Il lupo mannaro o lupo manaio come lo chiamano in lingua autoctona gli abitanti di Pontremoli, viene descritto così: seminudo, con solo una pelliccia di animale gettata sulle spalle, capelli neri, sporchi e molto lunghi, e sempre scalzo. Si dice che venga visto di notte aggirarsi per i “sörcheti” del borgo o sui tetti, e che gli animali trovati morti – galline, pecore, mucche, cani – siano opera sua. Ogni rumore notturno inspiegabile viene attribuito a lui, specialmente nelle notti di luna piena, quando il licantropo emette il suo lacerante ululato e inizia a vagare per gli stretti vicoli del paese per terrorizzare gli abitanti. Lo accompagna un gruppo di cani randagi che lo seguono come fosse il loro capo branco.
I luoghi più bui e disabitati lo attirano, e tenta di entrare nelle case salendo le scale. Fortunatamente, non riesce a salire più di tre gradini, quindi dopo alcuni tentativi è costretto a rinunciare, emettendo orribili ululati. La sua trasformazione dura dalla mezzanotte alle tre del mattino. Il suo più grande nemico è il gallo, poiché con il suo “chicchirichi” annuncia l’arrivo del giorno. La leggenda dice che le notti umide e buie sono le più propense alla metamorfosi.
Le madri mettono in guardia i loro figli, raccomandando loro di non uscire la sera quando c’è la luna piena, ma di restare in casa e sprangare bene la porta. Se qualcuno dovesse incontrare il lupo mannaro per le strade del borgo, per salvarsi basta salire tre gradini per considerarsi fuori pericolo e non guardarlo negli occhi, altrimenti morirebbe immediatamente di paura. Secondo la tradizione lunigianese, l’unico rimedio per guarire una persona affetta da licantropia è forarle una mano con una lesina da calzolaio.
Ora, visitando il borgo di Pontremoli e il castello del Piagnaro, potrete immergervi nelle affascinanti storie e leggende che avvolgono queste antiche mura. E se doveste sentire un ululato durante la notte, saprete cosa fare: trovate subito una scalinata e salite tre gradini. E ricordate di non guardare negli occhi il lupo mannaro, altrimenti potreste morire di paura. Buona visita e godetevi la magia e il mistero di Pontremoli! 😉