Mulazzo, un tempo feudo imperiale, fu assegnato alla famiglia Malaspina nel 1164 con il titolo di marchesato. Oggi, delle potenti fortificazioni che un tempo dominavano il territorio, rimangono poche tracce. Tra queste, i resti della “Torre di Dante”, che costituiva il nucleo centrale della primitiva struttura fortificata, risalente al X secolo. Alcune fonti suggeriscono che la sua origine risalga addirittura all’età bizantina. Nel suo periodo di massimo splendore, la torre si ergeva su sei piani, raggiungendo oltre 30 metri di altezza. L’accesso avveniva tramite una scala in legno che conduceva al primo piano. Tuttavia, intorno al 1750, gran parte della torre fu demolita perché considerata a rischio crollo, lasciandola ridotta a un sesto della sua altezza originale. La torretta circolare adiacente risale al XV secolo.

Torre di Dante

Unica nel suo genere in tutta la Lunigiana, la Torre di Dante ha una forma esagonale e originariamente era circondata da una muraglia all’interno della quale venne costruito un castello, successivamente ampliato da Corrado Malaspina l’Antico. Dante Alighieri fu ospitato dai Malaspina dall’aprile 1306 alla primavera dell’anno successivo. Già all’inizio del Cinquecento, di questa struttura rimanevano poche tracce, e fu definitivamente abbandonata, lasciando solo la Torre, che divenne il fulcro delle feste cittadine, e poi anche prigione e polveriera.

Il legame tra Dante e la Lunigiana è immortalato nei versi del Canto VIII del Purgatorio, dove Dante e Corrado Malaspina dialogano: “Se novella vera di Val di Magra, o di parte vicina, sai, dillo a me, che già grande là era”. Questo incontro profetico riflette il profondo legame tra il Sommo Poeta e questa terra.

Anche oggi, a 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, questo legame è celebrato attraverso numerosi luoghi e monumenti. Il borgo di Mulazzo, antica capitale dei Malaspina dello Spino Secco, è sede dal 2006 del Centro Lunigianese di Studi Danteschi. Il centro storico medievale è dominato dalla maestosa Torre di Dante, sotto la quale si trova una statua del poeta, scolpita da Arturo Dazzi.

Statua di Dante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella primavera del 1306, Dante fu accolto a Mulazzo dai Malaspina, e Franceschino Malaspina gli affidò il ruolo di “procuratore di pace” per risolvere la secolare disputa tra i Malaspina e i vescovi di Luni, culminata nella Pace di Castelnuovo del 6 ottobre 1306. Secondo Giovanni Boccaccio, Dante era a Mulazzo quando rientrò in possesso dei primi canti dell’Inferno e pare amasse particolarmente questo maniero. Dopo la sua morte, si racconta che il fantasma di Dante si aggiri intorno alla fortezza. Nelle notti di luna piena, si possono udire i suoi gemiti e vederlo vagare con un manoscritto in mano nei dintorni del castello.

Tuttavia, il fantasma di Dante non è l’unica presenza a infestare questo luogo. Un’altra anima inquieta si manifesta nel palazzo Malaspina adiacente. Si tratta del fantasma di una giovane parente di Francesco Malaspina, un signorotto locale noto per la sua crudeltà. Questo nobile abusò ripetutamente della ragazza, sua parente e figlia di un cugino notaio, rendendola vittima della sua brutalità e del suo tempo. La fanciulla tentava disperatamente di sfuggire al suo crudele aguzzino, ma il suo destino era già segnato. Non aveva altra scelta se non quella di soccombere.

Centro studi “Alessandro Malaspina”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora oggi, il fantasma della giovane si manifesta frequentemente ai visitatori del centro culturale. Numerosi sono i racconti di episodi inspiegabili che si sono verificati nel corso degli anni all’interno del palazzo, ora sede del Centro studi “Alessandro Malaspina”. Gatti trovati chiusi negli armadi, oggetti spostati senza motivo, luci che si accendono e spengono da sole, rumori misteriosi, e fuochi che si riaccendono da soli dopo essersi spenti. queste sono solo alcune delle stranezze riportate. Alcuni visitatori particolarmente sensibili hanno percepito la presenza di questa giovane donna e addirittura visto una figura femminile elegante aggirarsi tra le sala del palazzo, sulla torre e all’ombra della statua di Dante.

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Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Personaggi / Fantasmi
Ubicazione : Europa / Italia / Toscana
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Consentito
Accesso con Disabilità : Da Verificare
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi Igienici : Non Accessibili
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