Chioggia (VE), ridente cittadina lagunare, dove io mi sento di casa poiché ci ho vissuto per un paio di anni e devo dire che ci si sta davvero bene.

Durante il mio soggiorno lì, ho avuto modo di approfondire le conoscenze le amicizie, il cibo (sopratutto a base di pesce squisitissimo), il folklore locale e sopratutto le leggende e i misteri che qui dimorano… Le leggende son molte; “La statua senza testa” , “La Casa della Strega” , ” Il Covo delle Streghe” , “El Gato de Ciòsa” e “Il Crocifisso venuto dal Mare” e “L’Orologio più antico del Mondo” di cui parleremo in questo articolo.

In questa storia nessuna leggenda e nessuna superstizione, ma siccome è l’orologio più antico del mondo tuttora funzionante, non si può non menzionarlo e visitarlo.

 

Museo dell’orologio di Chioggia

L’orologio medioevale  (coevo a quello di Salisbury in Inghilterra) rimane il coronamento di un percorso  nel “tempo” scandito da una serie di informazioni astronomiche e di un astrolabio che accompagnano il visitatore in un itinerario storico-temporale.

Ingranaggi Originali

Cenni sul Museo dell’orologio

  • La denominazione “TORRE DELL’OROLOGIO” intende sottolineare la singolarità e la specificità di questo museo ospitato nella millenaria torre campanaria di Sant’Andrea.
  • Alta circa trenta metri con uno spessore alla base di oltre un metro e venti, di origine romano-bizantina, veniva utilizzata come faro e torre di avvistamento.
  • Ristrutturata a partire dall’ottobre del 1997, con posizionamento dei vari piani e la loro messa in sicurezza, è stata inaugurata e aperta al pubblico come “ museo verticale”, a partire dal 16 settembre 2006.
  • Il percorso museale si snoda attraverso i vari piani permettendo al visitatore, seppure sinteticamente, di conoscere la storia della città, della chiesa di Sant’Andrea  e della “torre dell’orologio “.
  • All’entrata le vicende storiche della torre e dei suoi vari utilizzi nei secoli vengono brevemente raccontati attraverso alcuni documenti a partire dal 1339; l’antica croce in ferro, che fino al 1912 dominava dall’alto della torre la città, ora dà il benvenuto al visitatore.
  • Nel primo e nel secondo piano sono raccolte le mappe della città, della chiesa di Sant’Andrea e della sua torre, mappe provenienti dagli archivi storici locali e della provincia.
  • Dal terzo piano il percorso storico si arrichisce delle testimonianze della fede e della pietà popolare con la raccolta di numerosi ex-voto dedicati alla Madonna dell’Addolarata e con la preziosa stola dono del patriarca di Venezia Cardinale Aristide Naccari ( di origine chioggiotta), paramento avuto in dono dal papa San Pio X.
  • Una “via matrix”, che racconta dei sette dolori della Madonna ( gli originali sono esposti al Museo Diocesano) , e l’antica Via Crucis del 1906 completano  il breve percorso religioso.
  • Fiore all’occhiello del museo, dal quale poi deriva la sua denominazione,  l’orologio medioevale  ( coevo a quello di Salisbury in Inghilterra) rimane il coronamento di un percorso  nel “tempo” scandito da una serie di informazioni astronomiche e di un astrolabio che accompagnano il visitatore in un itinerario storico-temporale.

Quadrante Orologio

L’orologio medioevale

  • Il 26 Febbraio 1386 l’orologio era già sulla torre nord-ovest dei civico palazzo pretorio; dal 31 maggio 1839 è ceduto dal comune alla parrocchia di Sant’ Andrea in occasione  della demolizione e ricostruzione dell’antico palazzo comunale.
  • Il maestro Aldo Bullo, esperto in marchingeni medioevali, ha ricostruito con ostinazione certosina tutta la storia dell’orologio e degli orologiai, spulciando negli archivi storici della città.
  • Un valido contributo alla valorizzazione di questo “fossile vivente” lo hanno dato il Prof. Ettore Pennestrì del Dipartimento di Meccanica Università Tor Vergata di Roma con una tesi della laureanda Ana Rivero Mediavilla e l’Ing. Marisa Addomine presidente del Registro Italiano Orologi da torre.
  • L’orologio ha subito qualche modifica nel corso dei secoli, la più significativa l’inserimento del pendolo dopo Galileo; la struttura originale, comunque pressochè inalterata , è divisa in due parti:
    -quella anteriore con i rotismo che scandisce il tempo; quella posteriore con il rotismo preposto al suono delle ore.
    Nel 1424  è stata apportata una riparazione alla ruota “magistra”, relativa alla riparazione di quattro denti.
  • Non si ha motivo di dubitare che i costruttori siano i Dondi, grandi costruttori di orologi e di sofisticate apparecchaiture meccaniche ( vedi “Astrario”, una cui riproduzione ,opera del Gruppo Astrario di Chioggia, si trova presso il locale Museo Civico); la “zampa di cane” nella parte terminale dei quattro montatnti laterali appare come un “marchio di fabbrica” che si identifica con la famiglia Dondi.
  • Il panorama che si gode dalla cella campanaria non ha bisogno di commenti. (Cit. Chioggia.org)

 

 

Il riconoscimento del primato mondiale

Torre orologio

Per molti anni, numerose ricerche condotte in Italia e all’estero dai principali esperti in materia hanno sostenuto l’idea che il primato dell’orologio chioggiotto fosse condiviso con l’orologio di Salisbury, in quanto entrambi sarebbero stati costruiti nel 1386. Tuttavia, secondo recenti perizie, il primato del più antico del mondo spetterebbe all’orologio della torre di Sant’Andrea, poiché esistono diverse documentazioni storiche che ne attestano l’esistenza già in epoca precedente a quella data, mentre la data di costruzione dell’esemplare inglese sarebbe tuttora incerta. L’orologio di S. Andrea è quindi il più antico del mondo, vale a dire il primo orologio costruito e tuttora funzionante al mondo.

Il riconoscimento del primato risale a tempi recenti. Le indagini iniziarono nel 2001 quando il maestro Aldo Bullo, esperto ed appassionato della meccanica degli orologi, a seguito dei lavori di rifacimento/ristrutturazione delle scale e dei solai della torre, poté osservare la meccanica dell’antico orologio custodito all’ultimo piano. Da esperto in materia, si accorse di essere in presenza di un raro reperto storico. Decise così di contattare il prof. Ettore Pennestrì e l’ing. Marisa Addomine, i quali convalidarono la tesi della storicità dell’orologio e invitarono il maestro Aldo Bullo a proseguire le ricerche.

Nonostante l’attenta ricerca archivistica condotta per ricostruire le fasi salienti della costruzione e manutenzione dell’orologio nei secoli, gli archivi di Chioggia non possiedono documenti antecedenti la Guerra di Chioggia tra Genovesi e Veneziani e questo ha reso impossibile ricostruire la storia dell’orologio antecedente il 1381. Da un attento esame dei documenti, il primo ad attestarne l’esistenza risale al 1386. Non esiste quindi un riferimento esplicito alla data di costruzione, né alla paternità dell’opera, ma seguendo una semplice deduzione, la costruzione dell’orologio andrebbe ricondotta a qualche decennio antecedente quella data. Dal documento non appare chiaro se viene fatto riferimento all’acquisto o ad una riparazione, ma indipendentemente da ciò rappresenta la prova inoppugnabile del primato dell’orologio di Chioggia. (Cit. Wikipedia).

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Oggetti
Ubicazione : Europa / Italia / Veneto
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Orario : Orario: Mattino: (al max tre gruppi) ore 10.30 - 11.30 Pomeriggio: (al max tre gruppi) ore 16.30 - 17.30
Accesso con Animali : Da Verificare
Accesso con Disabilità : Non Accessibile
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi : Museo, Guida Turistica
Servizi Igienici : Accessibili
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