È un argomento di cui si parla da decenni, tra fantascienza e inchieste reali, e che diventa sempre più di cronaca: è il fenomeno Ufo, o Uap come si dice oggi, una sigla che comprende ogni tipo di Unidentified Aerial Phenomena, piuttosto che solo i classici “dischi volanti” ormai entrati nella cultura popolare. Su questi fatti indagano la Nasa, il Pentagono con la sua unità specifica, la divisione Aaro, e però presto stando a quanto riporta il Telegraph, l’argomento potrebbe spostarsi dal cielo alle profondità marine.
La nuova direzione arriva dall’ex direttore del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), Timothy Gallaudet, che sposta il focus della ricerca dallo Spazio al mare, e dagli Ufo agli Uso, ovvero gli oggetti sommersi non identificati. Gallaudet, ex contrammiraglio della Marina Usa, ha intervistato e raccolto le testimonianze di diversi operatori marittimi, marinai, sommergibilisti in un lavoro di inchiesta lungo diciotto mesi. Gli episodi narrati a Gallaudet, racconta il Telegraph, concordano sulla presenza di veicoli marini e sommersi non identificati, a volte osservati muoversi a grande velocità come nel caso dell’episodio documentato nel 2019 dalla USS Omaha nelle acque a sud di San Diego. In quel caso venne osservato un oggetto muoversi velocemente e poi immergersi in acqua.
Gallaudet è supportato nella sua ricerca dalla fondazione Sol, sorta di conclave di accademici, militari e funzionari interessati a fare luce su questo argomento. Gallaudet punta a portare avanti il suo lavoro utilizzando un sottomarino telecomandato per investigare nel dettaglio su una anomalia rilevata sui fondali marini davanti alle coste californiane, spiega il giornale inglese. La spinta prioritaria verso una ricerca più approfondita è che queste anomalie potrebbero rappresentare minacce per la sicurezza in mare.
Intanto, la Difesa Usa prosegue nelle sue inchieste in materia ufologica attraverso l’Aaro, che pubblica regolarmente dei report su quanto osservato nei cieli da militari e civili. Recentemente, il direttore ha rassegnato le dimissioni, “dopo aver ricevuto minacce”. Un anno fa, il whistleblower David Grusch aveva testimoniato di fronte al Congresso Usa sull’esistenza di un programma di recupero di Ufo precipitati, assieme ai piloti Graves e Fravor. Ma la questione ora sembra ampliarsi dai misteri delle stelle a quelli sottomarini, proprio come la fantascienza ha raccontato nei romanzi e al cinema.
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