Bologna 1109, si inizia la costruzione di quella che diventerà nel 1119 la torre più alta della città, la Torre degli Asinelli.
Bologna era soprannominata “La Turrita” per via delle sue torri, 200 all’epoca. Oggi la Torre degli Asinelli è l’emblema della città stessa.
La leggenda sulla sua edificazione prende forma all’inizio del XII secolo. Si narra che a Bologna vivesse un giovane che oggi definiremmo imprenditore, il quale di mestiere trasportava sabbia e ghiaia dal fiume Reno ai vari cantieri della città, ed era soprannominato “Asinelli” per via degli asini da soma che utilizzava per trainare il carro colmo di laterizi.
Girando per la città durante un trasporto, un giorno vide una bellissima fanciulla affacciata ad una finestra e se ne innamorò perdutamente. Il giovane la portava sempre nei suoi sogni, finché un giorno prese coraggio; un immenso coraggio era in effetti necessario per chiederla in moglie a suo padre, un ricco bolognese, essendo il ragazzo molto povero. Ma alla richiesta del giovane il padre della ragazza, per schernirlo, affermò che gli avrebbe concesso la mano della figlia, a patto che egli portasse in dote la torre più alta della città.
Il giovane si allontanò sconsolato e tornò alle sue fatiche lungo le sponde del fiume quando un giorno, mentre procedeva nei suo scavi ancora bagnato dalle lacrime, vide qualcosa che luccicava sul letto del fiume e si fermò per osservare meglio: erano monete d’oro, così si mise a scavare freneticamente e trovò un tesoro.
Corse subito in città a cercare il capomastro più abile di Bologna e gli commissionò subito la costruzione della Torre degli Asinelli, che fu terminata in nove anni. Così il giovane Asinelli poté tornare dal padre della ragazza a reclamare quello che gli era stato promesso e finalmente sposare la sua bella.
Curiosità:
La Torre degli Asinelli pende verso ovest di 2,23 m, ed è alta 97,6 m.
Per salire in cima alla torre bisogna percorrere una scala di 498 gradini, ma una volta raggiunta la cima si può godere di una splendida vista sulla città e sui colli bolognesi.
Nella letteratura troviamo citate le due torri di Bologna nelle opere di:
Dante Alighieri:
– Sonetto della Garisenda del 1287 dal XXXI canto dell’Inferno
Johan Wolfgang von Goethe:
– Dalla cima degli Asinelli
Giosuè Carducci:
– Le due Torri