
Coltibuono, Siena, ci troviamo nella zona del Chianti nelle vicinanze di Montegrossi, quì nel 770 il mecenate fiorentino Geremia de’ Firidolfi posò il primo mattone nel verde di un bosco di abeti e pini di quello che fu l’Abbazia di San Lorenzo a Coltibuono (oggi badia).

Abbazia in Notturna
Successivamente l’Abbazia fu donata a San Giovanni Gualberto passando sotto i possedimenti dell’Ordine Vallombrosiano (ordine religioso sorto per combattere la corruzione che a quel tempo dominava la gerarchia ecclesiastica). La chiesa ha la pianta a croce latina con abside semicircolare e il campanile merlato fu aggiunto nel 1160. L’abbazia prosperò e si estese grazie anche a donazioni di terre e molini. Nel 1810 in seguito al editto emesso da Napoleone, il convento venne chiuso e trasformato in fattoria!, mentre la badia fu declassata a semplice chiesa parrocchiale. Allo stato attuale si puo vedere un complesso imponente e molto articolato, di un fascino indiscutibile, dominato da una possente torre campanaria ma delle fortificazioni originali dell’abbazia sono rimasti ben pochi elementi. Oggi il complesso è sede di una prestigiosa tenuta agricola.
La leggenda è confinata proprio nel nostro ex monastero vallombrosano abbandonato dai religiosi da oltre un secolo, dove ogni anno a cadenza regolare, i nostri monaci tornano ad abitare e a riprendere le loro sacre funzioni “fantasma”, andando in processione e cantando nella Chiesa e ad officiare messa.
Molti li hanno sentiti o visti, dando testimonianze precise, tanto che ormai i Monaci sono divenuti figure familiari anche se non si fanno “sentire” o “vedere” da tutti.

Beato Ricasoli
Il fenomeno si manifesterebbe il 19 gennaio, festa del Beato Benedetto Ricasoli, là sepolto, sulla cui tomba i religiosi usavano recarsi un tempo in processione.