Chioggia (VE), ridente cittadina lagunare, dove io mi sento di casa poiché ci ho vissuto per un paio di anni e devo dire che ci si sta davvero bene.

Durante il mio soggiorno lì, ho avuto modo di approfondire le conoscenze le amicizie, il cibo (sopratutto a base di pesce squisitissimo), il folklore locale e sopratutto le leggende e i misteri che qui dimorano… Le leggende son molte;  ” Il Covo delle Streghe“, “El Gato“, “Il Crocifisso venuto dal Mare“, “L’Orologio più antico del Mondo” e “La Casa della Strega“, e “La Statua senza Testa” di cui parleremo in questo articolo.

Naturalmente come spesso accade, non abbiamo sempre basi storiche o testimonianze dirette di queste credenze popolari o superstizioni, ma come si dice in questi casi… Vox Populi Vox Dei! 😉

Questa leggenda parla di un tesoro nascosto nel luogo più suggestivo della Città di Chioggia, il Sagraèto.

Appena si sorpassa Porta Santa Maria o Porta Garibaldi, sulla sinistra possiamo trovare La Cattedrale di Santa Maria Assunta e qui al suo fianco il piccolo giardino di Piazzale Peretolo in tutto il suo splendore e proprio qui ad adornare la balaustra del Canale Peretolo, a fianco del “Rifugium Peccatorum” possiamo ammirare una statua femminile decapitata con un grande libro tra le braccia ed è proprio per la mancanza della testa che la nostra leggenda prende vita.

La Statua senza Testa

Si narra che tanto, tanto tempo fa, li a Chioggia, vi abitasse una famiglia davvero molto povera, che era composta oltre al padre e alla madre da cinque figli, e tra questi vi era un unica bambina. Un giorno la bambina si recò nella Cattedrale di Santa Maria assunta, per chiedere aiuto tramite preghiera ai santi, che la sua famiglia potesse trovare un pò di ristoro dalla morsa di povertà e indigenza che stava vivendo… ad un tratto mentre era assorta nella preghiera, la giovane udì una voce misteriosa ma soave che le diceva di cercare la statua che abbraccia il libro della verità, sulla balaustra del giardino a fianco la cattedrale e di mozzarle la testa.

La bambina ubbidì, si reco al cospetto delle statue presenti in fila sulla balaustra del “Sagraèto” e cercò quella con il libro stretto in grembo, prese in prestito un remo di una barca ormeggiata li sotto e senza farsi scorgere da nessuno per paura di essere messa a castigo, sferro con tutte le sue forze un colpo dritto alla testa della statua che senza esitazione si stacco e cadde ai piedi della balaustra, mostrando alla bambina il tesoro di monete d’oro che era celato al suo interno.

Prontamente la giovane si affrettò e raccolse da dentro la testa cava, tutte le monete racchiuse al suo interno e le consegnò ai suoi genitori che gridarono al miracolo. Questi tennero segreto il ritrovamento e grazie alle monete poterono risollevare la loro posizione sociale e vivere dignitosamente per il resto dei loro giorni.

 

AUTORE


Redazione MT

“Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.” — Albert Einstein



Tipologia : Oggetti
Ubicazione : Europa / Italia / Veneto
Accesso : Pubblico
Stato di Conservazione : Ottimo
Accesso con Animali : Consentito
Accesso con Disabilità : Accessibile
Raggiungibilità : A Piedi
Servizi Igienici : Non Accessibili
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