Anche il Teatro alla Scala di Milano ha il suo fantasma.
Sembra che lo spettro di Maria Callas torni di tanto in tanto alla Scala per spaventare chi non apprezza o non capisca la lirica, vendicandosi così di una sfortunata serata in cui venne fischiata per una stecca.
E’ noto che al Teatro alla Scala di Milano un corista abbia visto lo spettro di Maria Callas intenta a spaventare gli ignari spettatori per vendicarsi dell’episodio in cui un gruppo di loggionisti la fischiò per aver steccato durante la serata di apertura della stagione lirica del Teatro dell’Opera di Roma. Era il 2 gennaio 1958, serata di gala alla presenza di alte autorità quali il presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi quando, durante il primo atto della ‘Norma’ di Bellini, la celebre soprano ebbe un attacco di afonia (pare avesse fatto tardi la sera prima ad un party capitolino).
La Callas, irritata dai fischi e grida che giungevano a scena aperta dal loggione “Torna a Milano, ce costi un mijone!” non proseguì l’interpretazione.
Sembra che le apparizioni di Maria Callas avvengano sempre al mattino nella zona del loggione, da dove sentii provenire i fischi.
Perchè apparire e infastidire i clienti di Milano quando i fischi li ebbe ricevuti a roma?
Perchè al suo rientro a Milano, l’accaduto la fece entrare in conflitto con il sovrintendente della Scala, Antonio Ghiringhelli che, dopo le recite trionfali del ‘Pirata’ con Franco Corelli, le fece capire di essere in quel teatro “persona non grata”. Nonostante un’interpretazione somma del personaggio di Imogene, anche dal punto di vista strettamente vocale, la sovrintendenza la costrinse a raccogliere gli ultimi veri festeggiamenti fuori dal teatro, dove l’attendeva una folla di fedelissimi.
Così umiliata la Callas lasciò le assi del Teatro alla Scala, tornando poi in quel luogo per dare tormento non solo agli ignari spettatori, ma soprattutto a colui che la allontanò da esso.
Secondo altri invece il fantasma che infastidisce le folle non sarebbe della Callas, bensì quello di Maria Malibran, famoso soprano dell’Ottocento.
In ogni caso, se doveste avvistare lo spettro, potrete riferirvi a lei senza sbagliare nome e chiamarlo tranquillamente Maria!