Venezia 1598, campiello del Remèr, dopo aver decapitato la moglie un uomo si getta nel Canal Grande.
Questa è la storia di Fosco Loredan, uomo terribilmente geloso della sua giovane moglie che la inseguì una notte fino al Canal Grande, accusandola di tradimento con il cugino. All’inseguimento era presente anche lo zio della sventurata, il Doge Marino Grimani, che pur pregandolo di non commettere il delitto, lo vide sferrare il colpo di spada mortale che decapitò la moglie.
Il Doge, infuriato per la morte della nipote Elena, intimò e condannò Fosco a recarsi a piedi con il cadavere sulle spalle e la testa tra le mani a Roma al cospetto del pontefice per chiedere la giusta punizione.
Dopo cinque mesi di lungo viaggio sotto le intemperie Loredan arrivò a Roma con il corpo della moglie in stato ormai avanzato di decomposizione ma il Papa, inorridito, non gli concesse udienza. Tornato a Venezia in preda al rimorso per quello che aveva fatto, andò nel luogo del misfatto, nel campiello del Remèr, e si annegò gettandosi nel Canal Grande.
Da allora sono state moltissime le testimonianze di chi giura di aver visto un uomo aggirarsi nel campiello del Remèr e sul ponte di Rialto o riemergere dalle acque del canale con in mano una testa di donna dai biondi capelli.