Scoperta davvero straordinaria in Sicilia: una roccia che, al pari di Stonehenge, serviva a misurare il passaggio delle stagioni.
Ad osservarla da lontano sembrerebbe una classica roccia con un foro al centro: una formazione del tutto anonima e quasi indistinguibile dal resto del paesaggio pietroso nei dintorni di Gela, in Sicilia. Ma all’alba del 21 dicembre, il giorno del solstizio di inverno, è stato osservato un evento davvero particolare, ma non raro nel nostro paese: il passaggio dei raggi del Sole, in maniera incredibilmente precisa, proprio in quel buco. Insomma quel monolite non sarebbe altro che una sorta di calendario astronomico, uno Stonehenge siciliano come è stato definito dai giornali stranieri. A realizzare il foro sarebbero stati gli antichi uomini preistorici in un passato compreso tra i tre ed i sei millenni prima di Cristo.
Il motivo è semplice: misurare il tempo e soprattutto il giorno esatto dopo il quale le ore di illuminazione cominciano ad allungarsi. Il fascio di luce, proiettato dal Sole attraverso la roccia, ha emozionato gli esperti giunti in quel luogo per studiare dei bunker risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. La Stonehenge siciliana si trova poco lontano dalle necropoli preistoriche di Grotticelle, Ponte Olivo e Dessuer e rappresenta una delle scoperte più importanti degli ultimi anni in Sicilia.
di Angelo Petrone
Fonte: Scienze Notizie