Nel cuore della Lombardia, tra le imponenti mura del Castello di Locate Triulzi, un complesso fortificato di origine medievale che vanta una ricca storia e un fascino suggestivo, si cela un racconto avvolto nel mistero, una storia che si dipana attraverso i secoli come un incantesimo oscuro. Fu lì, verso la metà del Seicento, che dimorava la splendida e enigmatica Contessa Matelda, il cui nome riecheggiava nelle cronache come un richiamo di bellezza e lussuria. Parente della celebre principessa di Belgioioso, la sua presenza era come un sortilegio, capace di conquistare anche i cuori più indomiti.
La sua bellezza leggendaria bastava a incantare gli occhi di chiunque, mentre i più giovani aitanti e muscolosi erano avvolti da giorni di pura frenesia al solo sguardo dei suoi occhi intensi. I contadini del luogo, consapevoli di ciò che accadeva tra le mura del castello, bramavano l’amore della donna dai tratti così magnetici e fieri.
La Contessa Matelda, orgogliosa e sensuale, viveva senza freni, padrona del proprio destino e maestra nell’arte della seduzione. Dipinta come una vera meraviglia, la sua figura elegantemente fiera emergeva da un volto ovale e pallido, con una fronte ampia che tradiva la sua intelligenza. I suoi capelli scuri cadevano come un mantello di boccoli di seta sulle sue spalle, mentre i suoi occhi neri profondi scrutavano e penetravano l’anima di chiunque si trovava al suo cospetto.
E persino dopo la morte, il suo spirito continua a vagare nei dintorni del castello, così narra la leggenda; una presenza che mandava brividi lungo la schiena di chiunque osasse avvicinarsi troppo. Ancora nell’aldilà, la Contessa Matelda mantenne intatta la sua lussuria e il suo desiderio, emergendo di notte dal limbo per cercare avventure tra le ombre del castello. I giovani che affermano di aver incontrato il fantasma di Matelda raccontano di essere stati sedotti dalla sua presenza spettrale, concordando tutti sul fatto che, oltre a essere una creatura insaziabile, possieda un fascino oscuro capace di soggiogare e annientare ogni loro volontà. Al suo apparire, ogni uomo si sentiva come un burattino nelle sue mani, dominato dalla volontà imperiosa della donna. Raccontavano di ritrovarsi in una lussuosa camera da letto di altri tempi con la contessa distesa, completamente nuda in un grande letto, e una volta consumata la di lei lussuria, si ritrovavano improvvisamente da dove erano stati prelevati.
La leggenda della Contessa Matelda, con il suo fascino etereo e il suo potere irresistibile, continua a incantare i cuori di coloro che osano avventurarsi nei paraggi del Castello di Locate Triulzi, anche a distanza di secoli.
AUTORE
- La Piramide nel BoscoF7J7+GP Bomarzo, Provincia di Viterbo, Italia
- La Piramide CestiaViale della Piramide Cestia, Roma, RM, Italia
- Le Dame di LuceTorre di Trana, Via Gillia, 10090 Trana TO, Italia
- La Chiesa d’Oro sotto la Tor TondaTor Tonda, Marter, Provincia autonoma di Trento, Italia
- Salse di NiranoVia Nuova del Gazzolo, 4, 41042 Fiorano Modenese, MO, Italia