Lungo la provinciale 22, da Sovana, poco prima del bivio per Pitigliano, troviamo un misterioso masso tufaceo a forma di grande mano, denominato La Mano di Orlando.
La Mano di orlando – Particolare
Che appartenga forse, ad un grosso ciclope pietrificatosi quì? No di certo!, secondo alcuni sarebbe li da un epoca molto più remota, probabilmente risalente all’epoca preistorica, ma la leggenda vuole che sia risalente al tempo di Carlo Magno e al suo valoroso condottiero Orlando.
La storia comincerebbe quando Carlo Magno e le sue truppe, cercarono di conquistare la città di Sovana inutilmente, nonostante l’aiuto di Orlando, il suo valoroso condottiero. Per le varie sconfitte subite, Orlando si scaglio contro quella roccia per sfogare la sua rabbia, scolpendola senza volerlo in una grande mano. Sembra che attraverso quelle scanalature, attraverso le dita, si facesse passare una corda per aumentarne l’attrito e permettere cosi, anche ad un solo uomo, di ampliare la sua potenza di tiro; ed alcuni invece sostengono che la mano servisse come punto di osservazione attraverso le fessure delle dita si potessero osservare alcuni punti precisi.
Un altra versione racconta che Orlando preso da sconforto per l’impresa vana di conquista, si mise a pregare ai piedi di questa roccia abbracciandola e stringendola talmente forte durante la preghiera che la roccia assunse la forma della sua mano lasciandola scolpita per sempre.
Forse il vero utilizzo di questa roccia non sarà mai rivelato, probabilmente cosi come la vediamo oggi è solo il frutto dell’erosione del tempo, ma resta sempre un oggetto curioso da visitare.
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